Territorio

Smrt fašizmu, sloboda narodu!







sabato 30 marzo 2013

Identikit

Basta guardarle il mignolino alzato.
lo sguardo strafottente
dietro gli occhiali da maestrina
ignorante (poiché effettivamente molto ignora)
e l'aria di rivalsa,
su tutto e tutti,
sui giorni perduti,
senza mai pace,
né con le persone,
né con lo specchio
per capire che ,
se t'arrischiassi al coito,
ti rimarrebbero schegge di legno 
piantate sul glande.

 

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venerdì 29 marzo 2013

Amici

Ve lo dico chiaramente.
Se entro due giorni non fate qualcosa,
vi vengo ad aspettare sotto casa.

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giovedì 28 marzo 2013

Un certo numero di stelle

Impressionante.
Sembrano tutti uguali

Uno si dice che è impossibile:
qualcuno fuori dal coro dovrà pur esserci.

Invece no.
Sembrano quadri aziendali.
Zitti e applaudire quando il CEO parla.

Si mugugna dopo,
alla macchinetta del caffè o
meglio ancora,
in cesso.
 

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martedì 26 marzo 2013

Cimiteri

Dal finestrino del treno:
complessi industriali dismessi,
chilometri di capannoni,
casali in rovina.

E ogni tanto:
accampamenti di roulotte,
case male in arnese in mezzo al fango vicino alla centrale elettrica,
baracche di lamiera,
strade in costruzione per andare più in fretta all’IKEA.
campi di mais malato
e cimiteri di automobili nuove.

E ogni spesso,
villette a schiera variamente colorate:
giallino, arancino, verdino.

Persino puffo.

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domenica 17 marzo 2013

Io già gli voglio bene!

ma cosa anno la gente nella testa?


 

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Indeterminatezza

Quanto mi resta?
dieci, venti, trenta anni?
una settimana, un giorno?

Ecco, se la leggerezza
che mi ha pervaso stasera,
durasse fino ad allora,
potrei essere, non dico felice,
ma contento, sì.
 

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Inadeguato

Ci sono cose che mi riempiono il cuore
e che ancora non riesco a raccontare.
Cazzo! Vaffanculo!

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venerdì 15 marzo 2013

L'ultima stagione

Scendevamo correndo,
dalla "ca' di lader"
per fuggire dai tuoni
e dalla pioggia battente
per ripararci
in quel villaggio di pietra.

Guardavo "le tue lunghe gambe magre e forti",
correre davanti a me
saltando da una pietra all'altra.

Era passato il tempo del "forse".

Eri così bella che sapevo con certezza che
era "per sempre".

Stasera il cielo è in fiamme
e sotto l'ottavo di luna crescente
una nuvola di Rorschach,
disegna un' aquila senza testa.

Mi manca l'aria, ma tu sei ancora qui.

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giovedì 14 marzo 2013

Disperso

Passo attraverso la vita
come un cieco nella nebbia.

(Ovviamente,
un cieco non ha bisogno della nebbia
per non vedere.)

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lunedì 11 marzo 2013

Mi candidio

Mentre la tettona
capitalizza la mona
alla televisiona

e l'uomo piacente
parla del niente
in trentaduedente

e il ricco ricciolone
trastulla il pisellone
grazie a te, coglione,

io sono ancora qui
non so se sono chi
ma perdo sempre, si!


 

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domenica 10 marzo 2013

Brunello di Montalcino

Mi mandano petizioni da firmare,
non perché ci credono
ma perché così danno l'idea di far qualcosa.

Qualcuno firma,
perché così si lava la coscienza.

Ma secondo te (dimanda retorica),
ma sti cazzo di neoeletti lo sanno cosa cazzo sono lì a fare?

Perché se lo sanno è inutile mandare petizioni
e se non lo sanno,
non lo sapranno mai.

O no?

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sabato 9 marzo 2013

Al

Ho passato del tempo digitando del più e del più.

Potevo anticipare le tue parole,
per quanto simili erano i nostri pensieri.

Vite estreme, se mi guardo attorno,
ma vite così normali,
nel caos "Blade Runner",
in cui anneghiamo.

E adesso?
Adesso che l'estremo è
essere razionali,
come continuare?

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giovedì 7 marzo 2013

Democrazia

Dopo i ladri e i furbi,
finalmente,
sono arrivati i mediocri.
 

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sabato 2 marzo 2013

Angela

In prima superiore
eravamo in molti,
innamorati di te,
della tua bellezza strana,
del tuo pensare strano,
del tuo sarcasmo
che ci feriva.

Vagavamo nelle mattine invernali,
in mezzo alla nebbia,
tra un bar e l'altro
contando gli spiccioli,
per una polpetta e un bianco,
e un biglietto del treno
per arrivare a Venezia
e perderci
tra l'odore dei canali
e i fumi del fumo.

Sei morta giovane.

E stasera non ricordavo il tuo nome.
 

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venerdì 1 marzo 2013

solo tre parole

Morti,
zombies
e pellegrini.

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In fuga

Avevo quindici anni, quando, stanco di essere importunato dall'ansia di redenzione di:
Testimoni di Geova,
Bambini di Dio,
Arancioni,
seguaci della "Dinamica mentale" eccetera eccetera,
elaborai casualmente una tecnica di allontanamento.

Seduto su una panchina al parco, dissi all'importuno: "sono convintamente anarco-individualista  e marxista leninista".

Ancora oggi mi chiedo quale delle due contraddittorie definizioni lo abbia spaventato maggiormente.


 

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