Territorio

Smrt fašizmu, sloboda narodu!







giovedì 31 marzo 2011

irradiare irridendo

Che fine hanno fatto le radiazioni sull'Italia?
Stasera per radio parlavano di sensibili aumenti nelle rilevazioni effettuate ad Aosta, a Bologna e a Roma ed in altre città. Quanto sensibili? Quali isotopi? Quali città?
I media italiani dicono a noi Italiani che non c'è da preoccuparsi, che è la stessa cosa che hanno detto per settimane i media giapponesi ai Giapponesi.

Nel frattempo il venditore ambulante ci irradia di cazzate e chi osa dissentire si trova di fronte personaggi così:



 "se non ve ne andate vi ammazziamo, se osate aprire quello striscione vi ammazziamo come cani"
Quasi quasi ce le meritiamo le radiazioni....

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lunedì 28 marzo 2011

ad ognuno il suo Rais

Immagini di folla che urla e agita i pugni. Bandiere verdi.
Suona l'orchestra mentre la nave si impenna.
Un edificio crivellato di colpi .
Un vecchietto in parrucca vestito con coperte marroni. L'uomo alza il pugno e minaccia dentro i microfoni: "casa per casa, strada per strada". Appena ha finito, la claque lo applaude e lo bacia.
L'uomo guarda dentro l'obbiettivo.
Sarà anche ridicolo ma è armato.
Libia: Nord Africa, fine marzo 2011.

Sul predellino, di nuovo, l'uomo coi denti a candela di Ciao arringa quattro "poracci" esaltati, felicemente con un piede già nella fossa.
Oggi fan finta di essere in vita e allertati da sms e passaparola si sono raccolti per l'estremo saluto al cadavere.
Qualcuno si presta per 300 denari a recitar la parte della terremotata miracolata da san Silvio priapico. Qualcuno regge bordone e suggerisce le laudi da recitare e i santi a cui dirigerle: "hai dimenticato san Guido massaggiato, provvedi a incensarlo, in nomine veritatis e per amore della pila".
Non è tamto lei che fa orrore ma coloro che l'hanno ingaggiata; in primis il sire, che paga per essere amato e ammirato; che desta lo schifo e la pena di troje e sciacquette.
Sarà anche armato, ma è ridicolo.
Italia : Nord Africa, fine marzo 2011.

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domenica 27 marzo 2011

persa per persa

Il Tribunale del Lavoro di Genova ha riconosciuto a 15 insegnati precari di un risarcimento di 30.000 euro per non essere stati assunti a tempo indeterminato dalla scuola dopo tre anni di lavoro a tempo determinato (le aziende private sono obbligate ad assumere in pianta stabile dopo tre anni  di lavoro precario).
Ci sono in ballo altri 40.000 ricorsi ed altri potrebbero aggiungersi.

Dice qualcuno che il Ministero dell' Istruzione, Università e Ricerca (già Ministero della Pubblica Istruzione) andrebbe in bancarotta se dovesse assumere stabilmente tutti i precari che vi lavorano.

Accidenti! Perbacco! Quindi se il ministero assumesse i precari la Scuola Pubblica scomparirebbe...

Mumble mumble...esattamente quello che sta accadendo ora....(la scomparsa intendo).

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specchio

Ci eravano illusi di aver superato il medioevo e la sevitù della gleba.

E invece, guardiamoci attorno e VEDIAMO!

Passano crociati in guerra per le ricchezze del santo sepolcro, servi vassalli che baciano l'anello e il culo del sire, schiavi che rendono omaggio al padrone, schiavi che non sanno di essere schiavi, inquisitori e chierici con le panze e le tasche piene, mercanti che vendono i figli per denaro.

Io  da qui non vedo nessuno o gran pochi che s'alzano da schiacciati a cercare una forma di rivalsa e un pezzo per quanto piccolo di giustizia. Abbiamo finito le munizioni e siamo alle bombe a mano.

La rabbia monta.
Gridano i migranti dal sud del mondo: "non siamo schiavi, non siamo bestie, siamo uomini "

Schiavi che tentano la sorte improvvisando rivolte di cui qualcuno si impadronisce.
Schiavi come noi.

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sabato 26 marzo 2011

difendimi questo ciuffolo

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andar per strade


"Ci fu un breve momento della storia italiana dopo l'unificazione, di cui possiamo essere orgogliosi"
99 posse

Ma le rivoluzioni e/o i movimenti non possono permetersi il lusso di considerare esaurito il proprio compito quando il nemico è battuto.

Purtroppo con la fine della guerra finì anche il movimento di liberazione.
Da lì in poi, l'Italia si è affannata nella ricerca di un benessere solo economico culminato nel boom degli anni 60.

 l'Italia si è addormentata e ha permesso che nascessero i mostri:
  • clientelismo democristiano
  • socialismo rampante della Milano da bere
  • berlusconismo
  • leghismo becero e arrogante
  • "sviluppo" ad ogni costo
  • industrializzazione abnorme
  • urbanizzazione selvaggia
  • cementificazione e abusivismo
  • distruzione del territorio
  • impoverimento delle comunità
  • svendita dei beni comuni
  • mercificazione di ogni bene materiale e immateriale
  • imposizione di ipoteca sul futuro delle nuove generazioni
  • creazione di generazioni e strati sociali di non-pensanti
Non bisogna frermarsi, non c'è nulla di acquisito, niente di definitivo.
Liberazione dal fascismo non significò purtroppo liberazione sociale nè emancipazione dall'incultura nè creazione dell'umanità nova, nè presa d'atto dei limiti individuali intrinsechi.
 
L'adolescente Italia si è adagiata su se stessa e poi fermata 60 anni fa.
Da lì può ripartire, forse, per nuove strade.

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venerdì 25 marzo 2011

Caramelle non ne voglio più

Ti ricordi le caramelle rimaste per mesi o anni in un cassetto, quelle che quando le estrai dal sacchetto ti si appiccicano alle dita e non riesci  a staccarle e quando poi le stacchi ti rimane sulle dita, anzi, sui diti, un color E123 e un odore di arancia meccanica E157 o di fragola elettrica E171? Quelle che da bambino estraevi dalle tasche dimenticate di un pantalone, assieme alle briciole di pane o di biscotto messo da parte per tempi migliori e che con con un misto di ostentata indifferenza e audace rischio ti mettevi in bocca, tranne poi spesso sputarle con lestezza? Te le ricordi?

A me Frattini ricorda quelle caramelle.

Uno si chiede come cazzo ha fatto questo signor nessuno a stare dove sta, a rappresentare una nazione intera,  me compreso, all'estero. Con quel capello incollato alla fronte, vispo come una cernia, ha l'aria da compagno di classe copione e lecchino, quello col fiocco grande che sta in primo banco, che fa tanto il bravo quando c'è la maestra, ma poi appena possibile ti tira un pugno tra le scapole, a tradimento, e poi corre a ripararsi davanti alla maestra con una scusa.

Beh stasera questo tizio ha avuto la pensata del secolo: dare incentivi ai migranti tunisini che vengono rimpatriati per aiutarli a mettere in piedi attività commericali o imprenditoriali.
Speriamo che adesso consigli  ai disoccupati italiani di recarsi sulle coste della Tunisia, attraversare il mare su un barcone e poi farsi spedire in Tunisia con un gruzzoletto in tasca per aprire un chiosco o una negozietto di souvenirs o un noleggio di pinne e maschere o di tavole da windsurf per quando l'impomatata caramella stantia passerà dalle nevi di Cortina alle spiagge di Djerba.

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giovedì 24 marzo 2011

Tituli

Titulo di giornale (mi pare di zio Tibia) sentito stamane in rassegna stampa radiofonica
 "Grazie a Silvio, Gheddafi non ha l'atomica".

Di conseguenza: propongo altri titoli:

1) "Grazie al nucleare, 54 centrali non sono esplose in Giappone".
2) "Grazie al terremoto de L'Aquila, Pescara non è crollata".
3) "Grazie a G3RT, l'alluvione in Veneto non ha distrutto la Sicilia"
4) "Grazie a Bondi, non tutta Pompei è crollata"
5) "Grazie al cazzo."

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martedì 22 marzo 2011

Messia

Silvio prova dolore (per Gheddafi),
prova compassione per le disoccupate (con un bel culo),
contribuisce alle spese per studio (se l'aiutata ha due belle tette), aiuta i bisognosi (facendo carità coi soldi pubblici),
sana i malati (li fa vivere fino a 120 anni).

E' sceso tra noi. Halleluja.

Ma come cazzo fanno gli Italiani a farsi prendere per il culo in questo modo?

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domenica 20 marzo 2011

petrolio

Esiste un filo che lega gli eventi dell'ultima settimana in Libia e Giappone. Si chiama petrolio.
In Giappone sono stati sfidati i limiti della conoscenza umana e il "culo", e si sono costruite centrali nucleari "sicure" in numero spropositato.
Ci si è affidati alla statistica.
Purtroppo, la statistica fornisce delle probabilità e non delle certezze.
Ogni evento che l'uomo riesce ad immaginare ha una probabilità, sia pur infinitesimale, di realizzarsi (i limiti della curva gaussiana, tendono a zero ma non vi arrivano mai).
Detto in parole povere, significa che statisticamente è possible che un mattone si alzi da terra, autonomamente, e leviti.
Le decisioni strategiche vengono prese non seguendi i principi di priudenza, bensì sulla base di considerazioni di questo tipo: quando il rischio sembra abbastanza basso si procede.
Purtroppo quando poi l'evento si verifica, la statistica non serve più, c'è solo da riparare i danni.

La causa ultima di quanto è successo è il bisogno di energia delle società capitaliste e post capitaliste.
Tale bisogno è il motore che ha determinato anche l'intervento militare di queste ore in Libia. Infatti, se la Libia coltivasse pisellini, nè la Francia nè il Regno Unito nè gli Usa (nè ovviamente l'Italia da farsa che termina in tragedia in cui viviamo) si sarebbero sognati di intervenire. Dittature ce ne sono e ce ne sono state ovunque e repressioni feroci anche, eppure nessuno mai è intervenuto, ad esempio, in Cile o in Argentina negli anni 70, o nel Sudafrica degli anni 80, o in Birmania o in Tibet.

E' persino banale dire queste ovvietà, eppure occorre ripeterle per ricordarcene, prima che bombardati dalla propaganda finiamo col credere, anche noi, che si va in Libia per salvare la popolazione.

In chiusura di post, vorrei ricordare che oltre alle energie rinnovabili che sono gratuite e non mercificabili (chi pagherebbe mai per il sole o il vento o il calore della terra?) esiste un'altra fonte di energia utilizzabile: evitare gli sprechi (intendendoci sul significato di spreco)di energia supplirebbe a circa un terzo del fabbisogno nazionale (altro che centrali nucleari!).

P.S.
Un matematico, si rifiutava di viaggiare in aereo dopo l'undici settembre perchè la probabilità di trovare una bomba sull'aereo era troppo elevata per rischiare. Poi ebbe un'illumniazione: poichè la probabilità di trovare DUE bombe sullo stesso aerero era pressochè zero, ricominciò a volare portandosi dietro ogni volta una bomba.

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giovedì 17 marzo 2011

cibo

Purtroppo , durante la settimana, a mezzogiorno debbo mangiare fuori casa.
E' difficile trovare un luogo in cui mangiare "in sicurezza".

A volte è difficile persino trovare una pasta al pomodoro fatta bene.
Sembra incredibile eppure ci sono persone che sbagliano la pasta al pomodoro: o è troppo carica di pomodoro o troppo di aglio oppure è scotta oppure il pomodoro è concentrato...bleah orrore.
In questi casi, metto una croce sull'ennesimo tentativo e il giorno provo magari un panino in qualche bar.

Di solito il panino è pre-costruito: prosciutto-mozzarella-lattuga, vegetariano (pomodoro al posto del prosciutto), radicchio e gamberetti in salsa rosa, radicchio-asiago-plastica. Tutto molto elettrico, pane caldo perchè il pane fresco non c'è e i panini sono già pronti, stanno nel banco refrigerato e vanno scaldati. Ma io il pane caldo non lo voglio! mangi pane caldo e poi si rimette a lievitare nello stomaco...e poi io voglio un panino normale col pane normale, voglio un panino con la mortadella! che devo fare per un panino normale? devo andare al ristorante?

Il giorno dopo ci vado, al ristorante.
Boia di un giuda questi se la tirano che neanche lapo el can ai bei tempi ne tirava tanta. Questi invece dei gamberetti servono aragostine (ahn però), il sale è dell'Himalaya (boia can) e non c'è un piatto che abbia un nome normale. Ogni piatto viene descritto declamando tutti gli ingredienti con tanto di provenienza. Ma cazzo, devo solo mangiare qualcosa di caldo, accettabile al gusto e non adulterato e invece mi tocca mangiare tagliatelle di grano duro di Monreale basculato a mano con broccolo fiolaro di Creazzo est, farro grattuggiato di Lucca e semi di papavero di Mario Taleban.
Ecco, io un piatto così lo chiamerei "tagliatelle alla supercazzola".
Da domani digiuno!

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mercoledì 16 marzo 2011

Patria

la stanza d'albergo a Istanbul coi semi di zucca e il tchai
Budapest prima del muro
gli ulivi in riva al mare
la tenda in mezzo al lago
il rifugio e la fuga dai lampi
i letti in cui abbiamo dormito
le tavole alle quali ci siamo seduti
le case che ci hanno ospitato
le panchine su cui abbiamo trascorso le sere
i confini che abbiamo attraversato
la terra che ci guarda passare
questa casa in cui abitiamo
quelle che abbiamo abitato
quelle che abiteremo
questa stanza in cui ceniamo sottovoce

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dove sono i fiori?

Non c'è nulla che non vada, ma non c'è niente che vada bene.
Cala la tensione.
Pensa che ti ripensa disse il professor Balthazar.
La proprietà di nessuno presuppone senso del comune.
Filosoficamente è persino meglio della proprietà comune.
Il riuso dei beni.
Non servono toni accesi, ma posizioni salde si.
Col tempo impareremo anche questo. Si ma intanto...
Ho un articolo da leggere, ormai son due giorni.
E' tardi e domani....
Paulo Cohelo è la quintessenza della banalità.
La banalità è la dannazione degli uomini e delle donne.
Certe volte dopo pochi minuti tocca scappare via per non essere contagiati.
E poi se cedi una volta....
Domanda: che meriti ci sono nell'essere gay o lesbica?
Nessuno direi. Come non c'è merito nell'essere ricco o povero o alto o basso o magro o grasso o qualsiasi cosa o categoria uno voglia appiccicarsi addosso.
Se sei razzista penserai di offendere qualcuno chiamandolo col colore della pelle, ad esempio, come se un colore fosse un'offesa. Oppure lo chiamerai col nome della sua religione, come se il nome di una religione fosse un offesa.
Oppure non lo chiamerai stronzo che è un offesa anche se stronzo lo fosse e tu avresti chiamato qualunque tuo "pari" stronzo in quella situazione.
Le minoranze (politiche, razziali, culturali etc.) non hanno ragione per il semplice fatto di essere minoranza e le maggioranze non hanno affatto ragione sebbene siano in numero superiore rispetto agli altri.
Che la maggioranza vinca è solo una convenzione.
E adesso? adesso dormiamo e lasciamo sedimentare.

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lunedì 14 marzo 2011

sciacalli

Sono da sempre contrario a:
centrali nuclerari
petrolio
energie "assimilate"
centrali a carbone
"termovalorizzatori"
inceneritori
discariche
mobilità privata su gomma
asfalto
economie di scala
agricoltura del petrolio
emergenze continue
project financing
speculazione
finanza.

Sono da sempre favorevole a:
energie rinnovabili
solare
eolico
geotermico
filiera del legno
mobilità immobile
economia di prossimità
agricoltura di prossimità
comunità locali
beni comuni

Per tutto quanto scritto e per aver detto in questi giorni che da Fukushima dobbiamo trarre delle conseguenze, sono entrato nella famiglia dei canidi, razza degli sciacalli.

Per fortuna che, invece, esistono le borse che hanno dato prova di grande solidarietà e partecipazione: con una nazione piegata, gli investitori e gli speculatori fanno si che la borsa a TOKYO perda SOLO il 6% (per oggi, ma aspettiamo domani).

Per fortuna che c'è Prestigiacomo che ci assicura che in Italia si va avanti col nucleare.
Eh beh, per fortuna che non ci sono solo sciacalli.

*aggiornametio sulla borsa
a distanza di un giorno si registra una ulteriore perdita alla borsa di Tokyo del 14%

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domenica 13 marzo 2011

oggi non ho paura

quando arriverà
la signora in nero
e mi indicherà
con l'indice e
mi dirà all'orecchio:

è finito il tempo
non hai più vuoti da riempire

allora
spero davvero
che mi trovi in piedi

mas o meno
è la mia unica consolazione

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sabato 12 marzo 2011

Sobrietà obbligatoria

Sono stato bambino in una zona "depressa".
Zona di confine, niente industrie, tanti frontalieri, contrabbandieri e emigranti.
C'era poco per pochi e noi avevamo niente.
Chi aveva qualcosa, la TV o la bicicletta o una bella slitta per slittare sui prati d'inverno o un pallone, di cuoio eh!, mica quello che vinci con le caramelle, pareva extraterrestre.
I miei nonni avevano vissuto la guerra: non sprecavano niente.
La vita di ogni giorno era riciclo.
Si raccoglieva da terra anche lo sterco di cavallo per non sprecare ottimo concime per l'orto. Non si usavano shoppers di plastica. Ci si recava in "bottega" con le sporte di tela, di sacco, o rigide di vimini, o di paglia.
Quando ero bambino un gelato era un evento. Avevo i soldi per comperarne uno alla domenica, dopo il cinema e, ovviamente, solo d'estate.

Non ho bisogno d'altro per vivere.
Non necessito di un SUV, non di soldi, non di potere.
Datemi un gelato in una domenica d'estate, un pallone di cuoio, non quello delle caramelle, un fiume pulito dove fare un bagno, il formaggio appena fatto e il latte appena munto.
Datemi i miei amici e il mio cane e un computer connesso alla rete.

Quando ero bambino, la sobrietà era obbligatoria.

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venerdì 11 marzo 2011

psycosilenzioso

Più tardi  arriveranno. Più tardi. Non ora. Non ora.
O forse, dato che è marzo, a marzo le cose cambieranno.
A marzo cambieranno le cose.
Un morbido cuore di panna e merda ricoperto di merda e cioccolato.
Sottrazione dopo sottrazione. Senza cioccolato. Senza panna.
Se scavi abbastanza, se togli, se sbucci, arrivi al kernel del software.
E alla firma di chi ti ha scritto.

Ho versato per oggi la mia dose di lacrime e pagato col male qualcosa di cui non ho idea.

Meno per meno fa meno.

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sabato 5 marzo 2011

Claudio

Ci sono ricordi che colpiscono con la violenza di una mazzata e tolgono il fiato.



Viaggio:
"E da un'uscita di galleria, col cuore in gola, ti trovi in faccia il sole che ti fruga i pensieri: ti legge dentro la nostalgia, il buio fresco in cui fino a ieri gettavi via i tuoi giorni d'eternità. Ma la voglia di vivere, forse ti salverà, all'uscita di una galleria."

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venerdì 4 marzo 2011

clandestina tua sorella

A causa della situazione in Nord Africa, il ministro delle ronde parla di ondate migratorie con oltre un milione e mezzo di clandestini.
Clandestini...clandestini...clandestini?
Sento e leggo di persone in fuga, lavoratori immigrati che varcano il confine e cercano di tornare a casa.
Ci sono persone accampate nella terra di nessuno o in coda per attraversare ed  andarsene.
Vengono da Vietnam, Corea, Egitto e altri paesi.
Andrebbero chiamati PROFUGHI... o no Robertinho?
E poi lo sai che non veranno a pisciare nel giardino delle villette a schiera dei buoni brianzoli o varesotti padani.
Lo sai che vogliono tornare a casa loro.
Furbacchione.

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non ti salverà l'inglese

Ogni tanto un po' di sano pessimismo fa bene.
E'ora di finirla di pensare che tutto cambierà o che esiste un futuro migliore.
Balle: non è chi non veda che non ne veniamo fuori (we don't come out).
Vedo persone che sembrano non capire che hanno un' unica non infinita vita.
Così non fosse non si vede perchè la passino a fare cagate pazzesche.

Uno dovrebbe fregarsene e farsi i fatti propri (non i suoi, chè i suoi, essendo suoi, sono di qualcun altro). Invece non è possibile: c'è sempre qualcuno o qualcosa che ti insegue e non ti lascia in pace, e ti dice cosa devi fare e come devi vivere, e se dici no prova ad obbligarti.
Allora, reagire diventa una questione di sopravvivenza.

Però da soli si combina poco: per ottenere qualcosa ci vuole una massa critica sufficiente.
Ed ecco che hai bisogno degli altri.
Poi ti guardi intorno e vedi che tipo di altri ci sono in giro.

Dovrei mollare tutta 'sta mierda e andarmene da qui

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giovedì 3 marzo 2011

a scadenza

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un fasciatoio
un bambino
un pannolino da cambiare
una storia di lupi e volpi

immagine
una bicicletta
un seggiolino
una strada di campagna
una canzone di venti anni prima

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in montagna
l'alpeggio
i cavalli
un lago
le trote

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nebbia

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un uomo cammina
un parco
un uomo più anziano
cammina più piano

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roulette russa

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mercoledì 2 marzo 2011

sasso spasso

Lo dico.
Non l'avevo sentita fino a ieri, ma adesso posso dirlo,
La canzone di Vecchioni di Sanremo mi fa cacare.
Mi pare un "già sentito" trito e ritrito con luoghi comuni di ex giovani che fanno l'occhiolino ai  nostri ragazzi che belli in piazza a difendere i libri, il dolore e l'amore amore amore etc etc.
Canzone d'autore? Va beh, ma allora Ligabue è un poeta e Vasco un intellettuale....
E' vero che i tempi son bui, è vero che col secco va bene anche la tempesta, però la canzone fa schifo ugualmente.


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