Territorio

Smrt fašizmu, sloboda narodu!







giovedì 17 marzo 2011

cibo

Purtroppo , durante la settimana, a mezzogiorno debbo mangiare fuori casa.
E' difficile trovare un luogo in cui mangiare "in sicurezza".

A volte è difficile persino trovare una pasta al pomodoro fatta bene.
Sembra incredibile eppure ci sono persone che sbagliano la pasta al pomodoro: o è troppo carica di pomodoro o troppo di aglio oppure è scotta oppure il pomodoro è concentrato...bleah orrore.
In questi casi, metto una croce sull'ennesimo tentativo e il giorno provo magari un panino in qualche bar.

Di solito il panino è pre-costruito: prosciutto-mozzarella-lattuga, vegetariano (pomodoro al posto del prosciutto), radicchio e gamberetti in salsa rosa, radicchio-asiago-plastica. Tutto molto elettrico, pane caldo perchè il pane fresco non c'è e i panini sono già pronti, stanno nel banco refrigerato e vanno scaldati. Ma io il pane caldo non lo voglio! mangi pane caldo e poi si rimette a lievitare nello stomaco...e poi io voglio un panino normale col pane normale, voglio un panino con la mortadella! che devo fare per un panino normale? devo andare al ristorante?

Il giorno dopo ci vado, al ristorante.
Boia di un giuda questi se la tirano che neanche lapo el can ai bei tempi ne tirava tanta. Questi invece dei gamberetti servono aragostine (ahn però), il sale è dell'Himalaya (boia can) e non c'è un piatto che abbia un nome normale. Ogni piatto viene descritto declamando tutti gli ingredienti con tanto di provenienza. Ma cazzo, devo solo mangiare qualcosa di caldo, accettabile al gusto e non adulterato e invece mi tocca mangiare tagliatelle di grano duro di Monreale basculato a mano con broccolo fiolaro di Creazzo est, farro grattuggiato di Lucca e semi di papavero di Mario Taleban.
Ecco, io un piatto così lo chiamerei "tagliatelle alla supercazzola".
Da domani digiuno!

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