la stanza d'albergo a Istanbul coi semi di zucca e il tchai
Budapest prima del muro
gli ulivi in riva al mare
la tenda in mezzo al lago
il rifugio e la fuga dai lampi
i letti in cui abbiamo dormito
le tavole alle quali ci siamo seduti
le case che ci hanno ospitato
le panchine su cui abbiamo trascorso le sere
i confini che abbiamo attraversato
la terra che ci guarda passare
questa casa in cui abitiamo
quelle che abbiamo abitato
quelle che abiteremo
questa stanza in cui ceniamo sottovoce
mercoledì 16 marzo 2011
Patria
Pubblicato da
G3RT
alle
22:49
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