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martedì 13 agosto 2013

La leggenda dell'egociccione parlante e del suo amico devoto

C'era un volta in un paese vicino vicino..
un principe, direte voi lettori destoblog.

Invece no: c'era una volta in un paese vicino vicino...
..un ciccione.

Era un ciccione particolarmente ciccione
e come tutti i ciccioni aveva la lingua cicciona
e, purtroppo, un ego ciccione.

Il ciccione aveva un grosso handicap,
o per meglio dire un handicap ciccione:
egli infatti, pur credendo di esprimersi in modo coerente,
parlava la lingua del luogo in modo improprio:
nemmeno sua moglie capiva che cazzo diceva.

Il nostro amico ciccione, però, a discapito di ogni logica,
aveva a sua volta un amico
che si vantava di aver raggiunto una certa età
senza essere diventato ciccione se non (toh) nell'ego.

Quando il ciccione parlava, il suo amico lo ascoltava,
beveva ogni sua parola come vino prelibato
e ne ripeteva il verbo,
fracassando le gonadi di tutti i primo, secondo, terzo e addirittura quatergeniti
del  paese vicino vicino in cui si svolge questa storia.

Il ciccione invece, quando l'amico parlava, non commentava,
ma poi, girato l'angolo, lo ricopriva d'infamia per la sua stupidità,
causando un certo sgomento tra gli astanti,
che non capivano chi cazzo parlava,  di cosa, perché
e a nome di chi.

Un bel giorno, o forse un brutto giorno, il ciccione osservando il cielo,
vide un certo numero di stelle (probabilmente cinque)
muoversi appena sopra l'orizzonte.

Le osservò salire verso lo zenith e gli parve di intuire...forse...una remota lontana
via...

L'amico fidato lo mise in guardia: "attento amico, quel che tu vedi è inganno fallace, la verità è altrove, usa la forza Luke..."

Ma il ciccione non si dette per inteso, o forse non capì,
perché,come ho già detto, non parlava bene l'Italiano,
(per non dire di  come lo scriveva)
ossia, ormai è tempo di svelarlo,
la lingua del luogo in cui si svolge la nostra storia.

E fu così che abbandonò l'antica casa per seguire le cinque stelle all'orizzonte.

Da quel giorno, di lui si perse ogni traccia, ma ancora oggi, per chi sa ascoltare con orecchio vigile e cuore puro, in qualche blog remoto, o in qualche discussione virtuale,  è possibile sentire l'eco delle immani cazzate proferite dal ciccione.

L'amico suo invece si ritirò a fracassare le palle su FB a tutti i suoi conoscenti, finché ad uno ad uno tutti i suoi contatti lo cancellarono.






 

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