Chiudo gli occhi
e rivedo
tutte le espressioni
del linguaggio e dei visi:
le parole in dialetto,
le imprecazioni,
le smorfie tristi,
i proverbi
i sorrisi
le storie tramandate,
i colori,
e gli odori di quei giorni,
e facce, pance e gambe
e tutte le risate del mondo
a gola aperta
spalancata
per tracannare d'estate
l'acqua fresca
e il vino rosso.
Però le voci no,
quelle non le ricordo,
perché i fantasmi non parlano,
ma sussurrano piano.
e rivedo
tutte le espressioni
del linguaggio e dei visi:
le parole in dialetto,
le imprecazioni,
le smorfie tristi,
i proverbi
i sorrisi
le storie tramandate,
i colori,
e gli odori di quei giorni,
e facce, pance e gambe
e tutte le risate del mondo
a gola aperta
spalancata
per tracannare d'estate
l'acqua fresca
e il vino rosso.
Però le voci no,
quelle non le ricordo,
perché i fantasmi non parlano,
ma sussurrano piano.
Io tendo a ricordarmi la risata di chi non c'è più. La voce invece dopo un po' sfugge via.
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