Occhi riversi, uno schiocco di dita.
Il destino esplode in pezzi mentre chiami dio, la mamma, un amico, qualcuno, chiunque.
Schegge, piantate sulle dita, per poco tempo, giusto i secondi per rimuovere il fastidio.
Niente di che, e se anche fosse, basta stringere il laccio emostatico, risate e pensieri indotti attorno al dolore, negare l'evidenza, fermare l'emorragia.
Dormi, spera in sogni pietosi, che è il massimo che potrai avere, perchè i sogni felici sono per chi è già felice.
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