L’erica sulla tomba di mia mamma è stata sradicata.
Il terreno cedeva e il comune ha deciso che le persone seppellite in quell’area devono essere riesumate e spostate.
Quasi come se fosse un’evacuazione di persone vive, come le tante che abbiamo visto in diretta alla televisione, ma con più calma, senza l’urgenza pressante dell’uragano o dell’inondazione in arrivo, perché, in fondo, se anche si tarda un po’, non muore nessuno.
Non passo quasi mai per il cimitero. Troppe cose da fare e poco tempo da dedicare ai ricordi e ai nodi in gola. Meglio sdrammatizzare e scherzarci sopra.
Così, ho preso l’erica sradicata e l’ho caricata in macchina, con terra e radici e l’ho piantata in un triangolo di terra dietro casa.
Ma come mai questa voglia di piangere...
lunedì 12 settembre 2011
fiori
Pubblicato da
G3RT
alle
22:09
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E' bello piangere!
RispondiEliminaL'importante è che non ci veda nessuno!