Sono stato un mercante dela Serenissima Repubblica, sono stato uno slavo al servizio di Venezia, sbirro in terraferma.
Prima ero un mercenario morto di peste ai confini dei Grigioni, e prima ancora un soldato francese al servizio dello stato pontificio.
Sono sbarcato da navi di legno veloce per razziare e mi chiamavano "moro".
Sono stato un marrano in Ispagna, normanno in Sicilia, e prima ancora servo della gleba e monaco in una abbazia quando l'impero si dissolse definitivamente.
Ero al seguito di un re barbaro che trattava con Roma per non assalirne i confini, e soldato romano quando conquistavamo il mondo conosciuto.
Ero sulle navi cartaginesi decenni prima che Annibale varcasse le Alpi, così come ero su quelle greche e fenicie.
E potrei tornare indietro di millenni quando vagavo raccogliendo quel che trovavo e mangiando erbe e carogne di animali morti, prima di imparare ad uccidere.
E con tutto questo sangue mischiato e contaminato e rigenerato non ho memoria di essere mai stato padano.
domenica 11 settembre 2011
in un'altra vita
Pubblicato da
G3RT
alle
12:30
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Questo pezzo si potrebbe pubblicare sul giornale locale, in risposta a quel tale che ogni tanto scrive di "popolo veneto".
RispondiEliminaE' più efficace di un trattatello di storico
non sarhai mica clandestinen?
RispondiEliminaOtto von Sturm Truppen