Ira è il mio nome, per le tutte le volte che mi avete imbavagliato per non disturbarvi l'ascolto del calcio minuto per minuto.
Rabbia è il mio nome, per tutte le lacrime che ho ingoiato quando guardavate divertiti mentre mi buttavano fuori dal bar per non consumare abbastanza.
Odio è il mio nome, per quando i vostri figli raccomandati hanno preso il mio posto di figlio di nessuno.
Poi il tempo è passato e ho imparato ad attraversare il vostro giudizio e ho comprato una cravatta nuova per provare ad affrancarmi, ma purtroppo per voi non serve a niente: mi pende dal collo come pende l'impiccato dal cappio.
domenica 11 dicembre 2011
ama il prossimo tuo
Pubblicato da
G3RT
alle
02:01
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