Novembre in ritardo.
Fino a ieri le piogge hanno riempito i fossi e le rogge, ed oggi il vento ha spazzato via nebbia e fumo e portato scintille gelate di inverno.
Guidando, dietro le luci arancioni di una zona industriale e i fari sparati su insegne sei per quattro, riesco a vedere le stelle.
Fa freddo.
Le mani sul volante, il cappotto allacciato, la strada scorre veloce così come scorrono rapidi i pensieri.
Sento voci che chiamano, nell'aria stranamente pulita.
Fra poco sarò di ritorno, tienmi in caldo il tuo cuore.
martedì 20 dicembre 2011
verso casa
Pubblicato da
G3RT
alle
00:31
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