Territorio

Smrt fašizmu, sloboda narodu!







venerdì 29 luglio 2011

come un cadavere vivo

Anche i morti contribuiscono al PIL.
Lo fanno sia da neo-morti (funerale, cassa da morto (ehehehe appunto), lapide, annunci, fiori, telegrammi, prete etc.) sia da esperto estinto di lunga data (mautenzione delle tombe, fiori, visite al cimitero etc.).
Ogni cadavere, dalla sua nascita (come cadavere, ossia dalla morte come individuo) alla sua morte (coma cadavere, ossia quando nessuno, burocrazia compresa si ricorderà di lui/lei, ma forse anche oltre) "muove" sicuramente (almeno) qualche migliaio di euro.

Ahhh...che figata!
Vivo in un mondo che misura il proprio benessere contando i morti, i feriti, il tempo delle ambulanze in strada, le cure per chi si è beccato un cancro, gli psicofarmaci che tranqullizano un terzo della popolazione occidentale, i chilometri di asfalto gettati, i quintali di cemento impastati, i milioni di metri quadrati di terreno fertile evaporato, le pallottole sparate dagli assassini, le bombe esportate per scopi umanitari.

E' tutto uguale, non c'è misura della qualità, non c'è bene e non c'è male: le ore di lavoro del medico pesano nel PIL quanto quelle del boia.

Non voglio essere misurato per quello che produco, per quanto tempo lavoro, per quanto denaro guadagno, per quanto consumo, per le risorse che brucio.

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