Guardo la faccia segnata da rughe e gonfiori, barba lunga e sguardo vacuo dietro il basculante delle palpebre.
Nessuno mi aspetta, non devo niene a nessuno, nessun impegno, nessun programma mattutino, pomeridiano o serale.
Eliminati gli orpelli sociali, nemmeno mi vesto o mi lavo, lascio che il tempo, trascorra in mutande senza di me.
Sono fermo, immobile nel mare latteo del caldissimo nulla.
sabato 9 luglio 2011
naufragio
Pubblicato da
G3RT
alle
13:45
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