La donna estrae un fazzoletto,
lo bagna con la saliva e gli pulisce la faccia.
Il bambino, infastidito, accetta senza ribellarsi.
Si fida di lei.
Quando ha fame lei lo nutre.
Se ha freddo lei lo scalda.
Se è triste, lo consola.
Quando è con lei, lui non ha paura
delle ombre invernali,
nascoste dietro gli angoli delle case,
dove non arriva la luce della lampadina.
Lei lo ama come si ama un figlio e lui, senza saperlo, lo sa.
E così trascorrono pochi anni.
Quando lei muore,
una voragine dentro il cuore del ragazzo,
ingoia ogni ricordo.
lo bagna con la saliva e gli pulisce la faccia.
Il bambino, infastidito, accetta senza ribellarsi.
Si fida di lei.
Quando ha fame lei lo nutre.
Se ha freddo lei lo scalda.
Se è triste, lo consola.
Quando è con lei, lui non ha paura
delle ombre invernali,
nascoste dietro gli angoli delle case,
dove non arriva la luce della lampadina.
Lei lo ama come si ama un figlio e lui, senza saperlo, lo sa.
E così trascorrono pochi anni.
Quando lei muore,
una voragine dentro il cuore del ragazzo,
ingoia ogni ricordo.
Un amore ricambiato direi.
RispondiEliminaCerte donne nascono mamme, è la loro natura.
Altre invece no. Non è un bene né un male. E' nella natura delle cose.
EliminaE' così. Ma non è detto che sia così facile capirlo prima se si è portate o meno.
Eliminatu leggi con attenzione :)
EliminaGli ultimi tre post li ho letti e riletti. Ero decisa a non "sporcare" con un commento, ma stasera rileggendo Anna mi è venuto spontaneo commentare.
EliminaAllora ti devo ringraziare per il silenzio e per il commento. Col post su Egidio ho aperto una porta che non immaginavo avesse dietro anche gli altri tre. Mi chiedevo anche se avesse senso liquidare in poche righe serali tre vite. Ora li lascerò riposare in pace.
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