Territorio

Smrt fašizmu, sloboda narodu!







domenica 23 febbraio 2014

La prossima volta

Di questi tempi.

Sentire la malinconia scorrere
piacevolmente,
di nuovo,
il mio cuore aprirsi,
i polmoni,
di nuovo,
respirare aria.

Di questi tempi.



 

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giovedì 20 febbraio 2014

Villeggiatura

Galleggiamo nella corrente
di un fiume che scorre:
verso il deserto a prosciugarsi.

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mercoledì 12 febbraio 2014

Sole a Milano

Cinque del mattino.
Salto sul letto senza bisogno di sveglia.
Ho un treno da prendere.
Devo andare a un workshop sul tema "Enterprise APPs".

Già mi immagino,
unico anziano in mezzo a una branco di nerds brufolosi
e mi rammarico di non possedere un maglioncino a losanghe
e un paio di scarpe da ginnastica vecchiotte,
per mimetizzarmi  nonostante i capelli grigi
(poiché si sa che i nerds hanno i capelli radi e da quel punto di vista mi mimetizzo di mio).

Opto per una camicia nera e una giacca di velluto.
Se fossi in stagione metterei pure le Clarks classics
per un look left-liberal (meglio che niente).

Il treno parte e, per due ore filate,
ne sento il rumore: "zzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzz".

Arrivato a destino,
dopo la registrazione,
mentre mi aggiro nel palazzo ottocentesco
ridondante di sale dai nomi illustri,
tra signori in giacche e cravatte impeccabili e costose,
evidentemente in loco per qualche altro convegno,
attendo l'arrivo dei nerds.

Ma quando comincia il workshop,
mi rendo conto che non ci sono
e non ci saranno nerds
bensì executive managers
grondanti strategie e visions
che parlano in italish,
e dicono "settimana scorsa" senza anteporre l'articolo "la",
ossia i signori in completo "Ermenegildo Zegna" di cui sopra.

E io che ho pure la giacca che sa un po' di muffa.
Sarà colpa della pioggia incessante e degli armadi
che restano chiusi,o sarà che non uso mai le due giacche che posseggo,
però, son belle figure anche queste!

Per fortuna alle 13 riesco
ad uscire e a stare
su una panchina del parco
a prendere mezz'ora di sole,
prima di ricalarmi nella parte del cugino di campagna.

Del pomeriggio non parlo;
che basti la mattina!

Poi la sera, in stazione
vedo scorrere su un tabellone:
"morto a 59 anni Freak Antoni".

Lo avrei visto bene al workshop a farmi compagnia.
 

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domenica 9 febbraio 2014

In morte

Oggi ti ho pensata
come da tanto tempo
non succedeva.

Non bersaglio
del mio risentimento,
ma invece giovane donna impaurita
dal peso delle proprie debolezze.

Quanti anni hai impiegato
per capire?
Quanti inutilmente
per farti perdonare?

Non ci sei riuscita,
però oggi, per un lungo attimo,
ero in pace con te.

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mercoledì 5 febbraio 2014

A farci caso

Dieci euro per un taglio di capelli
si trovano sempre.
I locali per spritz e mini shot
imperversano nonostante la crisi

Un prosecchino ci sta.
O no?

Siamo così indulgenti
con i nostri sfizi,
perché un pacco di pasta
costa meno di un caffè al bar.

 

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martedì 4 febbraio 2014

I dubbi del porcomaiale

Suona difficile da credere,
ma quando i piedi poso
senza recedere,
sul suolo albionico,
mi trovo fulminato da un cagotto bionico.

Sapessi almeno
se questa merda va
a incrementare
il PIL italico
oppur britannico.

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lunedì 3 febbraio 2014

Aspettando le cavallette con citazione

L'orto è un acquitrino
nella cui acqua stagnante
nuotano enormi lumache
a divorar radicchi marci.

Così sei tu.
Mia bella tu.



 

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sabato 1 febbraio 2014

Il vigliacco mondo social digitale

Leggo e rileggo
e ondate di violenza digitale
mi colpiscono
e insistono
e picchiano
fino a che rinuncio a reagire
e chiudo lo schermo,
gli occhi,
le orecchie e il naso
per non sentire l'odore
e non vedere l'orrore
e non sentire il rumore
di quelle viscere animali
che si contorcono
attraversate da bolle di rabbia
senza senso né scopo.

Leggo l'odio per tutti
e l'assoluzione per sé,
leggo parole ammucchiate
come cumuli di letame,
leggo la verità inutile
di ognuno
e, per una volta,
una sola, giuro,
prego Dio
che finalmente voglia annientare
questo branco di arroganti stronzi ignoranti.
 

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