Territorio

Smrt fašizmu, sloboda narodu!







lunedì 30 agosto 2010

Terzo: Quinto: Ripartire (scherzoso con brio)

Via questa stanchezza, di corpo di mente,
lasciarsela indietro e poi, finalmente
scioglier le dita, lasciarle trovare
le frasi più giuste per comunicare

Ma appena le scrivo, cercando una rima
son meno convinto di quanto ero prima
(quel "più giuste" là sopra, tanto per dire,
forse un "più adatte", era da preferire)

Poi anche le rime, che non so utilizzare,
le faccio ad orecchio, le dovrei studiare.
Anche adesso che leggo, mi accorgo, lo vedo
uso spesso are e ire, infilate su spiedo.

Se una ripartenza, è fatta così
Siam messi malotto, non si sgomma da qui.
Però se ci penso, rispetto a Bersani
Son come una lepre inseguita dai cani

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Terzo: Quarto: Mondi

Il giorno che ho pubblicato il mio primo post su GertLand , G3RT non era ancora nato.


C'era GertDalPozzo, noto eroe (eroe? protagonista? personaggio?) del romanzo Q di Luther Blisset (WU MING) e successivamente noto frequentatore di forum come nick e 1000 persone in carne ed ossa dietro. Di GertDalPozzo o Gert Dal Pozzo o gert dal pozzo ce ne sono millanta. Un shift in + o in - ed eccone un'altro come ben sa ognuno che navighi o surfi o + prosaicamente utilizzi la rete.

Questo particolare GertDalPozzo, cioè, io che scrivo, frequentatore di forum, allergico a feisbuc, era stanco di doversi frenare e fermare davanti a dei muri costruiti e chiamati con nomi diversi: altrui sensibilità, correttezza, attenzione a chi legge, netiquette e quant'altro. Quel che volevo era un luogo davvero libero, dove poter dire tutto, ma tutto, senza farmi problemi, anarchia verbale, anarchia mentale, anarchia a digitare, che venga fuori il meglio del meglio e il peggio del peggio, perchè sono sicuro che anche dentro di me c'è del peggio, oltre al meglio ovviamente, altrimenti non saremmo nemmeno qui a picchiare sui tasti io e G3RT.

Per questo da GertDalPozzo è nato G3RT, il figlio, il nipote cattivo, l'orso Dino che a volte esce dal bosco, ma anche il lupo che sa stare in branco, a fatica, ma sa.

Stasera l'autore mi lascia, come dice lui stesso più sopra, picchiare sui tasti. Io picchio sui tasti ma in modo volento perchè dentro di me c'è, lo sento, qualcosa che preme, una rabbia rabbiosa che, non so, di dove provenga. Son nato da poco come spiega l'autore e quindi non so ancora spiegare, guardare, capire. Eppure restare qua dentro, nel mondo di bytes che ha creato l'autore, mi sembra un po' poco, mi sembra quasi di stare in galera, anche se io non lo so che cos'è una galera. E' un modo di dire che ha detto l'autore ed ho immaginato un posto ristretto, da dove non esci, se non con permesso o forse anche mai. E sì che in alto, all'inizio del blog c'è scritta una frase, che dice: "senza padroni, senza confini". E invece l'autore è padrone e i confini ci sono ed io non posso uscire da qui.


Stasera G3RT s'è intristito, ha scoperto che il mondo, il suo mondo, la terra di G3RT, è un piccolo mondo ristretto.
Ma il mio mondo, di me che ora scrivo, quando smetto di scrivere è forse più grande? Ha meno confini? Non ha forse padroni?

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domenica 29 agosto 2010

Terzo: Terzo: Incertezza

G3RT è uscito dal bosco e io, io che scrivo, lo seguo ed osservo che cosa farà.
Finora ha parlato con poche persone ma soprattutto è stato capace, che strana 'sta cosa, di stare a 'scoltare. L'apostrofo lì è proprio voluto, non è un refuso, perchè qui da noi non s'ascolta, si 'scolta.

Va bene, ha 'scoltato, e si è anche mischiato, ha cercato di essere meno orso e più cane, o più lupo dipende...

Che cosa ricava, da questi contatti, G3RT non lo sa, ma sembra che quasi, pian piano e col tempo, la diffidenza, dei cani per l'orso, dell'orso pei cani, dei cani sui lupi, licenza concessa, senno me la prendo e la uso ugualmente o forse 'gualmente, lasci il posto a un girare, intorno, e annusare, ognuno il suo culo o il culo degli altri. 

E io, io che scrivo, e osservo e descrivo, che cazzo fa G3RT, in tutta la storia, io, io che scrivo, che c'entro?
Son cazzi di G3RT o son cazzi anche miei?

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sabato 28 agosto 2010

Terzo: Secondo: Banalità

Appena G3RT ha scritto "territorio libero da banalizzazioni" , ho chiesto a me stesso ed a G3RT, come faccia a pensare che quello che scrive non sia mai banale?
Lo è, lo sarà, di sicuro lo è stato.

Perchè G3RT è, soltanto, un uomo che pensa, di riuscire a pensare. Ma quello che pensa, se riesce a pensarlo, sta, dentro ai confini che ognuno, anche G3RT, crea, che autocrea, che abbatte e ricrea.

Ci sono paletti e  lacciuoli e  tagliole per volpi, per orsi, per lupi.
Una zampa o una mano, la coda od il grugno rimasti incastrati, allacciati, legati e l'unico modo per riuscire a scappare è tagliarsi la mano o la zampa o la coda.

G3RT dice che se riesce a vivere senza la coda, la coda non serve per vivere.
G3RT ha imparato una nuova lezione, non serve evitare una trappola, ce ne sono troppe e in qualcuna si cade. G3RT dice che è meglio imparare ad uscirne, per tanta che sia la fatica di farlo.

Io dico che, a volte, mi sembra un po' andato, ma lui non ascolta, va avanti e continua, a pensare, se riesce, e crea e ricrea catene e confini che spezza ed abbatte e ricrea ed abbatte e spezza di nuovo.

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Terzo: Primo: Pioggia

Arriva imprevista, sorprende, rinfresca, lava, disinfetta, offre l'alibi per oziare senza rimorsi.

Sporco e ferite in sospensione nell'aria fra poco sarano sporco e ferite per terra e poi sporco e ferite nel mare.

Stanotte un bambino è morto bruciato e al suo funerale han mandato le ruspe a cantare.

Che cada altra pioggia a lavare le nostre coscienze, a pulire ferite, a scrostare quel cancro che affligge le teste di cazzo che siam diventati.

Ultimi giorni d'estate in un anno di merda of the new middle age.

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giovedì 26 agosto 2010

Secondo: Settimo: non rubare 2

Abitate in case case e ville di lusso, viaggiate su macchine blu, elicotteri, aerei privati, barche e yacht, fate lavori strapagati,  godendo di bonus impensabili,  giocate a golf in campi da ricchi,  partecipate a convegni organizzati da voi e da lì ci volete convincere che il mondo è cambiato e ci dobbiamo adeguare.
Il mondo è cambiato di certo...però...

Adeguatevi voi, stronzi. Riducete i vostri compensi, stronzi, tanto per dare l'esempio, stronzi. Cominciate a vivere con 1500 euro al mese, stronzi, e solo dopo dopo venite a chiedere a noi di tirare la cinghia, stronzi, e rinunciare ai nostri diritti, stronzi.

Stronzi, vi abbiamo già pagati 1000 e 1000 volte, stronzi.
FIAT e Alitalia ce le siamo comperate a botte di casse integrazioni, stronzi,  e bad companies, stronzi,  e incentivi pubblici, stronzi.

Parlate di noi come merce, io parlo di voi come merde.

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martedì 24 agosto 2010

Secondo: Sesto: parole

vomitate, nascoste, non dette, urlate, pensate, sussurate, archiviate, inascoltate, lasciate per terra, a marcire, lette, dette e ridette, ripetute, ancora,  per l'ultima volta,  ridondanti e  scarne insieme, sempre troppe e spesso inutili, esprimono due volte lo stesso concetto: ho capito, si ma ascolta, ho capito, si, no, ma, perchè, ma cazzo ho capito ti ho detto, si scusa hai ragione, va bene, ok, giusto, dacci un taglio che siamo in un loop, si scusa, cazzo, da capo?

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domenica 22 agosto 2010

Secondo: Quinto: 49

Non c'è uno scopo o un messaggio in questo film che G3RT scrive a scatti di amore e a lenti colpi di incazzature. G3RT scrive solo per scrivere. 7 cicli da 7 posts, perchè 70 volte 7 era davvero tanto: troppo. G3RT non crede di avere 70 volte 7 cose diverse da dire. A dirla tutta non sa nemmeno se arriverà a 7 volte 7.


Nel profondo nordest, G3RT vive il suo disagio per l'imbarbarimento che avanza, ricorda una canzone:

arriva i barbari a cavalo
i ga do corni par capeo
se una valanga che se buta
i ga la fame aretrata
i ga magnà tuto l'impero
scapemo che i ne vol magnar

G3RT non scappa, ma non vuole nemmeno soltanto tener duro.
Vuole attaccare, contrastare l'avanzata del blob che sta per inglobare perfino il nostro modo di amare gli altri e i nostri sentimenti. Oggi non si ama più in silenzio, si urla possiblmente davanti a una telecamera. Ogni sentimento deve essere esposto al pubblico, e così anche le miserie di ognuno.

V'è un elenco infinito di spazzatura che i barbari ci rovesciano addosso.
Da miss Padania al giro dei bar, al dito medio dell'uomo in canottiera che ha piazzato il figlio scemo a mantenimento presso la pensione Italia, al rutto devastante che porta odore di birra rancida dalla festa padana, all'uomo con la pancia grossa e i rialzi nelle scarpe che mentre parla svela con un lapsus di essere il nuovo Attila.
 
Eppure ci sono tanti che non vogliono scappare, c'è ancora qualcuno che si vuole incazzare.
Ci sono terre libere in tutta la rete.

Qui G3RT sta alla finestra e guarda voi che passate e lasciate un segno.
Ma c'è tanto da fare, possiamo creare terre libere anche fuori di qui.

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sabato 21 agosto 2010

Secondo: Quarto: Novembre

Eccoli che tornano e sfoggiano l'abbronzatura sofferta e guadagnata a suon di calippi leccati e ciucciati sopra lettini e di fianco a ombrelloni pagati come una giornata di lavoro di un raccoglitore di frutta sprofondato qui dal sud del mondo.

Riti collettivi che vanno consumati, esposto al balcone del primo e dell'ultimo giorno il lenzuolo con la coda di 20 km in autostrada prova provata del desiderio di autoestinzione.

Li ho visti  partire e andare arrivare a  fiondarsi sulla sabbia a sprecare il tempo e la vita con una penna in mano e le parole crociate davanti o un libro meglio venduto di già 500.000 copie terza edizione segno che del tempo non sanno che fare ingozzarsi di cibo al buffet della pensione che tanto è pagato e non si può portar fuori, primo secondo frutta caffè un gelato al passeggio, a dormire è mattina di nuovo a mangiare e poi pronti ad andare di nuovo parole crociate davanti o un libro meglio venduto di già 500.000 copie terza edizione segno che del tempo non sanno che fare ingozzarsi di cibo al buffet della pensione che tanto è pagato e non si può portar fuori, primo secondo frutta caffè un gelato al passeggio, a dormire è mattina di nuovo a mangiare e poi pronti ad andare di nuovo parole crociate davanti o un libro  meglio venduto di già 500.000 copie terza edizione segno che del tempo non sanno che fare ingozzarsi di cibo al buffet della pensione che tanto è pagato e non si può portar fuori, primo secondo frutta caffè un gelato al passeggio, a dormire è mattina di nuovo a mangiare e poi pronti ad andare di nuovo parole crociate davanti o un libro meglio venduto di già 500.000 copie terza edizione segno che del tempo non sanno che fare ingozzarsi di cibo al buffet della pensione che tanto è pagato e non si può portar fuori, primo secondo frutta caffè un gelato al passeggio, a dormire è mattina di nuovo a mangiare e poi pronti ad andare di nuovo parole..... 

Puoi andare ovunque, ma ti inseguono.

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martedì 17 agosto 2010

Secondo: Terzo: 1 K 2 S

Come sempre.

Adesso che è morto stanno tutti lì ad incensarlo.
Ricompare perfino Guzzanti padre, dalle colonne dell' Espresso ad esprimere cordoglio e fare panegirici.

Per me resterà sempre quello di GLADIO, quello dei CARRIARMATI in strada a Bologna, quello che poteva salvare la vita di ALDO MORO e lo ha lasciato morire, quello che sapeva tanto e non ha mai parlato.

Ma quale cordoglio? E i morti delle STRAGI di quegli anni che cordoglio hanno avuto?
Quelli come lui hanno tolto la speranza alle altre generazioni e peggiorato il futuro di tutti.
Parole vuote, discorsi vani: risparmateci i pistolotti sulla pietà umana che il figuro non ha mai conosciuto.


CLICK QUI PER CAPIRE DI CHI SI PARLA

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domenica 15 agosto 2010

Secondo: Secondo: Noia e Depressione

Oggi 15 agosto 2010 finalmente G3RT ha capito che siamo destinati all'estinzione.

La nostra specie è un errore della natura, che, come sempre, vi porrà rimedio.
Animali asociali con intelligenza troppo bassa per sopravvivere.
Come un virus che si diffonde fino a uccidere l'ospite e di conseguenza muore egli stesso.

Pensando pensieri di merda,e  pronunciando parole di merda e sputando canzoni di merda a tutto volume da radio di merda, andiamo a rompere i coglioni in ogni dove per mare, per monti, per colli e per pianure, sugli argini dei fiumi e sulle rive dei laghi in quel poco di campagna che rimane.

Portiamo il nostro rumore di cittadini caciaroni e ignoranti e maleducatie nel  resto del mondo. Anche se il resto del mondo sta bene come sta, non ha bisogno del nostro frastuono e della nostra confusione ch'è anche e soprattutto mentale.

Oggi sulla collina, a casa, mentre G3RT siede nell'erba vicino al bosco  vorrebbe un po di silenzio per pensare in pace. Il tempo passa, arriva settembre, ci sono bilanci da fare e un ciclo da chiudere.

Dal bar dei leghisti che sta in paese, ma evidentemente loro sono padroni e fanno quelk che vogliono,  arriva la musica tamarra fin lassù. TUM TUM TUM TUM, poi un po' di liscio di merda e poi ci mancava solo celentano col suo albero di 30 piani.A G3RT sembra di essere a 10 metri e siamo a quasi 1 km.

Fra poco vi faranno un'autostrada in casa, altro che albero di 30 piani.
Cantate, cantate perchè la pacchia sta per finire e quelli che avete votato vi cementificheranno anche il giardino dicendovi che è il progresso.
La gente ce lo chiede!!!

Stupidi...a G3RT dispiace solo per i suoi figli..che non hanno colpa, ma pagheranno il conto.

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giovedì 12 agosto 2010

Secondo: Primo: Citazione

Nel sistema televisivo italiano, di democratico c'è che chiunque ci passi dentro, diventa di colpo un coglione che racconta coglionate. Vale anche gli avvenimenti:  film, documentari, isole, fratelli grandi o piccoli, sanremi.....Come se dietro ci fosse una volontà incontrollabile.

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Settimo: Non Rubare

La citazione era nell'aria.
Era il più facile da ricordare da bambino.

Ha un suono e una metrica particolare.
Facile a dirsi e facile a farsi.
A me viene facile: non mi interessano i soldi degli altri.
A dire il vero non mi interessano nemmeno i miei.
Quelli che entrano, escono. Pago quel che devo e posso e non accumulo.
Non faccio piani a lungo termine.
Prima o poi la Parca taglierà il filo e non ho Chiese da finanziare per un posto in paradiso.

Perchè settimo?

Perchè mi sembra un furto il guadagno che non proviene dal lavoro manuale o intellettuale.

E' ladro chi vive di finanza o di rendita, chi affama le persone speculando sul prezzo del cibo e delle materie prime , chi scommette sulla disponibiltà futura delle risorse per guadagnare dei soldi, chi ha così tanti soldi che una persona normale racimolerebbe forse nel corso di 200 vite e ciononostante evade le tasse, chi mi fa pagare l'iva e poi non mi rilascia fattura, le classi dirigenti e manageriali che ci raccontano bugie come collane di perline luccicanti, i consumatori che comperano merce prodotta da schiavi e schiavi-bambini facendo finta di non sapere, chi accumula più di quanto necessita per vivere con dignità, chi depreda il territorio in cui vivranno i suoi figli, chi ci fa  vivere in questa bolgia di troie,  nani e ruffiani. 

Settimo non rubare:
la nostra terra
il nostro cibo
il nostro fuoco
la nostra fiducia
la nostra infanzia
la nostra buona fede
la nostra capacità di pensare

nemmeno,
almeno,
quel poco.

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mercoledì 11 agosto 2010

Sesto: La barca è piena

E' la frase che le guardie di frontiera svizzere usavano per rifiutarel'ingresso agli ebrei in fuga durante il nazismo.
Oggi la barca è di nuovo piena, ma è un'altra barca e sono altri quelli a cui viene rivolta.
Poi, a ben guardare, sulla nostra barca non c'è più spazio nemmeno per noi.
Qualcuno ci spinge fuori o ci lascia andare alla deriva senza viveri e senza acqua.
E mentre andiamo veniamo rassicurati dal capitano e dagli ufficiali.

Qua sotto ce ne sono due:
Capitan Sberleffo è Serbo-Italo-Canadese
Il tenente Ghignazzo è Austro-Savoiardo-Ungarico 
Sono bravi entrambi a sfruttare le risorse della nave per poi abbandonare i passeggeri sulle scialuppe di affossaggio.

Sotto ancora colei che ci seppellirà in mare.




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martedì 10 agosto 2010

Quinto: Invettiva

amorale arrogante assassino baro bugiardo caino cialtrone cinico egoista falso farabutto folle giuda ignavo imbroglione immorale impotente incapace incivile inetto ipocrita ladro lingua biforcuta maledetto malnato mentitore meschino narciso pessimo puzzolente ributtante rivoltante schifoso sepolcro imbiancato serpe sporcaccione tessitrame traditore vanaglorioso verme vigliacco viscido zotico

non ti rimpiangeremo

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Quattro: Vuoto

Io ti conosco.

Sono nato nel tuo stesso paese.
Del luogo ho assorbito tutta l’ignoranza che ha imbevuto anche te.

Ho non pensato , esaltato la grettezza , applaudito orgogliosamente l’arroganza.
Come te.

Ho non avuto dubbi , ho non sbagliato, ho non capito.
Anche tu hai sempre ragione .

Capisco bene quello che dici, so quello che pensi, so come ti poni, so chi sei.

Per fortuna me ne sono andato.

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lunedì 9 agosto 2010

Terzo: Ira

"Eco, capo, la e parchegio."

Grazie di dove sei?
"Liberia"

E come mai sei qui?
"E io lavora in fonderia, ma fonderia chiuso no trova lavoro!"

Come va qui, come ti trovi?
"Bene quando ce lavoro ma adeso no lavora."

E con gli italiani?
"Eco, io penso che voi taliani ciano problema di tropi soldi e solo pensa di comperare machina grosa.  Voi taliani solo pensa che noi buoni per racogliere pomodori io anche racolto pomodori e per lavoro di fonderia per fatica ma adeso che fonderia a chiuso, capo, come facio io?"

"Voi cia paura di noi ma voi cia paura di noi perche no capisce. Voi sempre state casa chiusi. Voi togliete panchine perchè a paura che noi siede sopra, capo, perchè toglie panchina? io no sporca panchina. Noi no siamo bestie no siamo animali io anche familia e filii e tu capo hai filii?"

Si. Tieni, ci vediamo quando ripasso.
"Grasie capo"

Dimmi una cosa che non mi faccia incazzare.

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domenica 8 agosto 2010

Secondo: Quello che succede

Accade per caso.
Uno passa per caso e casualmente vede.
Poichè è raziocinante, gli stimoli, gli mettono in moto i pensieri.
Pensa una cosa e pensa il suo contrario e almeno altre due le valuta nel mezzo.
E, casualmente, sono tutte cose vere.

E i suoi pensieri, ne mettono in moto altri, in altre menti.
In quel momento Gert riflette su se stesso, pensa a cosa vuole fare.

Che importa chi e quale è Gert?
Gert va dove c'è spazio e usa il nome che lo identifica nel momento in cui si sente Gert.

grazie Utz Chu

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sabato 7 agosto 2010

Primo: terra e cuore

La terra di Gert è luogo di nessuno.
Terra di nessuno vuole dire terra di tutti.

Gert viaggia, vive, combatte, è stanco e, ogni tanto, forse, ha qualcosa da dire in questa terra per tutti.
Gert è la faccia che hai al mattino quando ti svegli
Quella che indossi, per uscire, non sai nemmeno tu come si chiama.
Gert si guarda attorno e non sempre è abbastanza lucido.
Gert a volte vede male.
Gert non ha occhiali per vedere meglio di così.

Gert non cede alla realtà, non si adatta, non sarà l'evoluzione della specie.
O forse si. Forse, dice Gert, la miglior forma di adattamento è non adattarsi.

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