Il giorno che ho pubblicato il mio primo post su GertLand , G3RT non era ancora nato.
C'era GertDalPozzo, noto eroe (eroe? protagonista? personaggio?) del romanzo Q di Luther Blisset (WU MING) e successivamente noto frequentatore di forum come nick e 1000 persone in carne ed ossa dietro. Di GertDalPozzo o Gert Dal Pozzo o gert dal pozzo ce ne sono millanta. Un shift in + o in - ed eccone un'altro come ben sa ognuno che navighi o surfi o + prosaicamente utilizzi la rete.
Questo particolare GertDalPozzo, cioè, io che scrivo, frequentatore di forum, allergico a feisbuc, era stanco di doversi frenare e fermare davanti a dei muri costruiti e chiamati con nomi diversi: altrui sensibilità, correttezza, attenzione a chi legge, netiquette e quant'altro. Quel che volevo era un luogo davvero libero, dove poter dire tutto, ma tutto, senza farmi problemi, anarchia verbale, anarchia mentale, anarchia a digitare, che venga fuori il meglio del meglio e il peggio del peggio, perchè sono sicuro che anche dentro di me c'è del peggio, oltre al meglio ovviamente, altrimenti non saremmo nemmeno qui a picchiare sui tasti io e G3RT.
Per questo da GertDalPozzo è nato G3RT, il figlio, il nipote cattivo, l'orso Dino che a volte esce dal bosco, ma anche il lupo che sa stare in branco, a fatica, ma sa.
Stasera G3RT s'è intristito, ha scoperto che il mondo, il suo mondo, la terra di G3RT, è un piccolo mondo ristretto.
Ma il mio mondo, di me che ora scrivo, quando smetto di scrivere è forse più grande? Ha meno confini? Non ha forse padroni?
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