E' la frase che le guardie di frontiera svizzere usavano per rifiutarel'ingresso agli ebrei in fuga durante il nazismo.
Oggi la barca è di nuovo piena, ma è un'altra barca e sono altri quelli a cui viene rivolta.
Poi, a ben guardare, sulla nostra barca non c'è più spazio nemmeno per noi.
Qualcuno ci spinge fuori o ci lascia andare alla deriva senza viveri e senza acqua.
E mentre andiamo veniamo rassicurati dal capitano e dagli ufficiali.
Qua sotto ce ne sono due:
Capitan Sberleffo è Serbo-Italo-Canadese
Il tenente Ghignazzo è Austro-Savoiardo-Ungarico
Sono bravi entrambi a sfruttare le risorse della nave per poi abbandonare i passeggeri sulle scialuppe di affossaggio.
Sotto ancora colei che ci seppellirà in mare.
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