Territorio

Smrt fašizmu, sloboda narodu!







domenica 30 gennaio 2011

fiumi

schiavi  ragazzi derisi uomini picchiati donne vendute son io la più bella del regno e intanto muri di gomma e cemento e altri muri fiumi di rabbia e sentimenti prepolitici nessun ragionamento istinto puro trasformazione furiosa divenire pensiero ragione scelte da fare cancellare le paure proseguire oltre il guado non serve più il coraggio non serve la speranza è la moneta con cui pagano la mia illusione oggi e domani non accettare l'idea del tempo che scorre non aspettare l'attesa infiacchisce e domani è oggi è uguale agisci scrivi pensa elabora ama difendi i tuoi cari e te stesso dal male.
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sabato 29 gennaio 2011

nessun errore

Le istituzioni non hanno anima, sono incarnate dalle anime degli uomini che le abitano.
Se chi rappresenta l'istituzione è carente, l'istituzione è carente.
Per questo, chi rappresenta i cittadini e ha una funzione pubblica, dovrebbe essere la migliore espressione deela società.
Essere la parte migliore, significa anche agire con buon senso.
Buon senso non significa senso comune (che può essere una delle cose peggiori al mondo, pensiamo al senso comune che abbiamo in Italia verso gli immigrati), ma logica e razionalità applicata alla situazione contingente.

Questa mattina la giornata è cominciata con uno scontro. Mi sono scontrato con un uomo piccolo, arroccato su posizioni conservative del piccolo potere raggiunto in anni di faticosa ascesa.
Un muro di gomma contro cui le argomentazioni rimbalzano, un barriera conro la quale si infrange il buonsenso, la norma applicata nella sua lettera e l'istituzione snaturata e deprivata della sua originale funzione.

Ho raggiunto l'età dove, normalmente, le persone scendono a compromessi e l'incazzatura cede il posto alla rassegnazione. Ciononostante a me non capita, non c' verso: mi ripropongo di contare fino a 10 prima di parlare, ma poi quando incontro con la banalità,  l'arroganza e la non assunzione di responsabilità  non riesco a trattenermi. Nemmeno contare fino a 100 serve.

Io credo che crescere significhi assumersi la responsabilità di quel che si fa, compresa l'ammissione di aver sbagliato. Mi chiedo come sia possibile lamentare che i ragazzi non crescono mai , se non sono cresciuti nemmeno gli adulti.

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domenica 23 gennaio 2011

se ami qualcuno lascialo libero

Una delle cose più belle che mi sono successe nella vita è stato camminare a fianco dei miei figli.
Con loro ho improvvisato,  non conoscevo il ruolo da interpretare.
Li ho sempre considerati  individui autonomi, non appendici su cui accampare diritti.
Fra non molto percorreranno fieri strade che non immaginano.
Sono liberi.

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sabato 22 gennaio 2011

lampi

ribaltare le prospettive immaginare scenari inimmaginati non temere essere l'utopia agire condividere omnia sunt communia qualcuno  immagina per primo quello che oggi è impensabile e domani sarà norma il cambiamento sia continuo sii sobrio ascolta stupore vivere studiare conoscere capire è dubitare aggiungere e togliere sintetizzare allargare eliminare gli aggettivi prendere l'essenziale rifiutare il pensiero unico rifiutarne la logica rifiutarne anche il linguaggio dire tutti i no che servono alternativa azione domande pensiero prometeo ruba il fuoco mischiare e agitare per bene
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martedì 18 gennaio 2011

Punti di vista

Con  il post "Voglio le Rose", ho urtato la sensibilità di alcuni visitatori del blog.
La frase più fastidiosa (mi dicono) è quella in cui si parla di formule magiche che benedicono l'unione di due persone.
Vorrei  chiarire con tutti che quello che scrivo in questo blog, non ha finalità alcuna.
Questo è un luogo dove scrivo liberamente senza pensare nemmeno per un istante di dovermi censurare e dove, se sono incazzato si legge la mia incazzatura, se sono triste si legge la tristezza, se sono contento lo si legge e così via.

Il blog è così libero, ma così libero che, poichè libero da banalità, è concesso anche di essere banali.
Il blog è un luogo dove si può essere così indietro da finire davanti o così avanti da ritrovarsi dietro,
Il blog è un cerchio.

Non voglio convincere nessuno di quello che penso e scrivo.
Non penso di avere sempre ragione e può succedere che sbagli.
In questi casi, lettore, puoi lasciare un commento, mandarmi a quel paese o argomentare a tuo piacere e ad libitum.

Di certo io non ti censurerò.

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sabato 15 gennaio 2011

Voglio le rose

Sono stato la metà di una coppia di fatto per 25 anni.
Ho comperato casa e fatto due figli con l'altra metà della coppia di fatto.
Di sposarci non ce ne fregava niente perchè ci bastavamo noi due come garanzia reciproca.
Dopo 25 anni ci siamo dovuti sposare per problemi legali, perchè qualche politico fariseo con due o tre famiglie alle spalle non ha avuto le palle di approvare quella legge minima che si sarebbe dovuta chiamare DICO.
Adesso arriva Ratzinger a spiegarmi che il mio legame con la donna di tutta una vita e madre dei miei figli, non è stabile perchè un prete non ci ha spruzzato sopra un po' di acqua e recitato quattro formulette magiche!!

Ma perchè parla costui? Si preoccupi dei preti pedofili e ci lasci in pace.

E i vari politici leccaculo proni, e i TG che ogni giorno ci raccontano le puttanate dette da questo vecchio, dovrebbero vergognarsi di esistere.

E infine, anche io voglio le rose!

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mercoledì 12 gennaio 2011

fratelli di un'altro pianeta

Il video rintracciabile al link più sotto è sconvolgente.
A mano a mano che lo guardavo, come colpi di martello,  potenti onde di ansia e angoscia salivano dai piedi verso lo stomaco.
E' la vita come è, senza  racconti e fiabe, non filtrata, senza dolcificanti e consolazioni.
Per queste immagini non è concessa l'indifferenza.
Credo che debbano essere diffuse per far capire cosa significa repressione violenta di una ribellione e quel che sta succedendo nel Maghreb.
Non chiamiamoci fuori, siamo tutti coinvolti.

Video: http://nodalmolinbenicomunivalleagno.blogspot.com/2011/01/massacro-di-kasserine-tunisia.html

P.S. Lettore, il video è davvero crudo e scioccante. Se scegli di guardarlo, non farlo a cuor leggero.

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martedì 11 gennaio 2011

respira

trattieni il respiro

non voltarti
guarda

io pure
volevo girarmi
distogliere lo sguardo

ma quest'uomo brucia
perchè io lo veda
e tu lo guardi

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venerdì 7 gennaio 2011

Inevitabile

Pensiamo al tempo come ad un nastro trasportatore che ci trasla da un luogo (situazione) all'altro.
Possiamo anche spingerci a pensare che i ltempo sta fermo mentre noi ci muoviamo attraverso di esso.
Il risultato non cambia (come quando parte il treno e ci sembra che si muova il binario).

Ma se pensassimo invece che ogni momento, ogni secondo o millesimo di secondo o frazione infinita di tempo (chè infiniti sono i punti  di ogni intervallo del tempo), moriamo e rinasciamo, convinti di essere la stessa persona (di prima) che invece è morta infinite volte prima che noi nascessimo, e, accetato il postulato, ne derivasse che delle nostre infinite  vite, ognuna durasse un nulla e la somma degli infiniti nulla costituisse la nostra vita, ossia quella dell'entità che crediamo di essere......ehehehe mi sono perso anche io :D

Dice: "col tempo la furia si placa, adattati, non resistere"
Adattarsi a cosa? L'unica forma di sopravvivenza degli infiniti me è la disobbedienza ostinata.
Voglio conoscere e sapere per costruire su basi solide, scientifiche, contestabili e verificabili, la mia anarchia personale. Anche se non serve a nessuno.
La radicalità è inevitabile.

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giovedì 6 gennaio 2011

ad infinita notte

nel nome del profitto ti sfrutto nel nome della verità
ti acceco nel nome della libertà ti tolgo la parola
nel nome dell 'uguaglianza ti rendo schiavo nel nome della giustizia
ti derubo nel nome dell'idea ti torturo
nel nome del popolo ti giudico nel nome di dio
ti condanno nel nome dello stato ti imprigiono
nel mio nome ti uccido e dacci oggi
il nostro dolore il pezzo di pane secco la nostra
idiozia la bava alla bocca  il nostro
odio  ignoranza banalità la nostra
ferocia quotidiana e siamo indotti ogni ora a disperare del nome
delle parole dei fatti di noi cani!

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mercoledì 5 gennaio 2011

Io sono Spartaco

Era evidente che l'accordo di Pomigliano sarebbe stato il primo passo di un vero e proprio disegno politico, attuato con mezzi che non sono della politica tradizionale da soggetti  politici non in senso stretto(corporations). Mirafiori è il passo successivo.

Generalmente, si pensa ai gruppi industriali, finanziari e alle mutlinazionali soltanto come a soggetti economici, ma è evidente che, se  il mercato è l'unico arbitro riconosciuto, allora i processi economici regolano e determinano e costringono sempre più  le nostre vite e le corporations diventano di fatto l'interlocutore politico.
C'è un filo conduttore che parte da Reagan, attraversa 30 anni e  arriva a Marchionne passando per Berlusconi (con la connivenza di Veltroni, Dalema e soci).
Le nostre vite sono dirette (sebbene non ce ne rendiamo conto) dai bilanci trimestrali delle società quotate e dai capricci di manager che vogliono guadagnare quanto non riusciranno a spendere in 100 vite.

Trenta anni di liberismo senza regole hanno prodotto una situazione per la quale, se il broker di Londra ha sbagliato cocktail di pastiglie, il tuo posto di lavoro è a rischio. La cosa eggiore è che, l'idea che non ci sia niente che noi si possa  fare per impedirlo è diventata di dominio pubblico e di pubblica condivisione

Quando esisteva la schiavitù e la condizione di schiavo era la norma  per intere popolazioni e per generazioni e generazioni, l'unica cosa che non mancava mai era il lavoro. Lavoro per gli schiavi ce n'è sempre, diritti mai.

Noi non siamo schiavi. Siamo tutti Spartaco.

p.s.
E' possibile firmare un petizione on line QUI
p.p.s
Questo è il post numero 100

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martedì 4 gennaio 2011

avtrttlczz

Sera. Finito. Rientro. Automobile. Radio.Notiziario.

Battisti  (larussa urla, gasparri straparla, santanchè...ma de che? - avvoltoi fascisti lucrano sui morti di un tempo e sui morti di oggi in afghanistan)
Rc auto (il ministro come cazzo si chiama che dice che costano troppo..ma va? e finora dov'era? ).
Fiat (marpionne intervistato chiama svolta epocale la scelta tra morire di fame o o crepare di lavoro)
Aumenti dei prezzi (buon segno o cattivo? se i prezzi ristagnano, brutto segno, l'economia non gira, se salgono, paranoia, inflazione, se scendono, ahi ahi ahi, deflazione. Non sanno mai un cazzo gli economisti  profeti del giorno dopo).
Dan Peterson ( a 75 anni torna ad allenare una squadra di basket e dice che farà sputare sangue ai suoi ragazzi.)

Ci prendono per deficienti oltre che per il culo.

Mi viene voglia di schiantare la macchina contro un muro

Metto un cd va....

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lunedì 3 gennaio 2011

non siamo tutti amici

Capita , spesso, quasi sempre, che, provando G3RT ad  uscire dal guscio, gli aculei si rizzino, inconsapevolemte, involontariamente.

G3RT si ferma a pensarci. Dopo però.
Intanto la reazione è scattata e l'effetto, casuale, voluto o inaspettato è stato causato.
G3RT non si dispiace più. G3RT decide che la solitudine è la sola condizione sostenibile e sensata.

Pensare, riflettere, capire qualcosa, acquisirne l'essenza, studiare,  provare a spiegare, serve solo per se stessi. G3RT capisce che lo deve fare da solo, ma non per stoicismo o qualche altra cazzata, ma perchè così funziona per tutti.
Lettore, nel tempo incontrerai altre persone con la verità in tasca, sicure di quello che dicono, alzando la voce e scrollando la testa, il linguaggio del corpo che dice: "ho ragione io". E se proverai ad immergerti nel  profondo, vedrai che non è possibile portarti dietro nessuno che non voglia scendere sotto la superficie.
Vedrai che è comodo e rassicurante restare al di sopra della linea che divide l'aria dall'acqua, il parlare dal dire, il sentire dall'ascoltare.

Non siamo tutti amici, non siamo tutti uguali. Io sono io, G3RT è G3RT e tu, Lettore, sei Tu Lettore.

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domenica 2 gennaio 2011

HIJOS

In Argentina i figli dei desaparecidos, quando scovano un colpevole dell'assassinio dei propri genitori, vanno sotto casa e picchiano e picchiano sulle pelli dei tamburi che si portano, per segnalare a tutti che lì vive libero uno dei fascisti assassini che annientò una generazione.

In Italia una nuova generazione viene annientata, con metodi più soft, dal fascismo strisciante (ma neanche tanto) dei La Russa , Gasparri, Gelmini, Brunetta, Cicchitto etc.
Il peggio del peggio degli ultimi 60 anni.

Figli, stupiteci!

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sabato 1 gennaio 2011

Cominciamo

Sarebbe splendido qualche volta disconnettere i pensieri e, semplicemente, trascorrere il tempo,
galleggiare nello spazio dormendo, rientrare nella normalità del vuoto.
Invece i pensieri non si disconnettono a comando, sono sempre lì in agguato.
Girano attorno alla zucca, saltellano qua e là come i gremlins, scoppiano con un boato e ti assestano la mazzata rivelatrice.
Nel mio caso, sono sovrastimolato da un eccesso di informazioni di diversa natura che mi arrivano attraverso i più diversi canali: rete, quotidiani, riviste, libri, radio.
Oggi sarebbe stata la giornata ideale per chiudere tutto e fare una beneamata fava.

Invece ho commesso l'errore di guardare la tv.
Sono capitato su rai 1 e dopo gli ultimi  5 minuti di TG del nulla, ho visto qualche minuto di una trasmissione sul nulla condotta da un nano da nulla  con ospiti che erano vecchi quando io ero bambino e musica allucinanate. Fuggendo da quel luogo, mi sono imbattuto in canale 5 che trasmetteva una trasmissione condotta da una signora inutile con giovani così vecchi che se i miei figli assomigliassero a costoro, mi sentirei autorizzato e costretto a disconoscerli.
Detti giovani erano ridicolmente vestiti "da giovani come li vede un adulto" cantavano ridicolmente canzoni per vecchi.

In entrambi i casi, c'era il pubblico in studio, che applaudiva a comando, (col capo claque inquadrato senza pudore, mentre mi pare che un tempo non accadeva mai) , partecipando con convinzione ed enrusiasmo alla messinscena. Guardavo quelle facce da vicino di casa e non mi capacitavo, mi chiedevo se ci sono o se ci fanno.

Ho spento incazzato e amareggiato.
E poi, subito dopo, mi si sono messi in moto i pensieri e ho pensato a quanta merda viene fatta mangiare ogni giorno a milioni di Italiani. Che non si stancano di mangiarla.

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Andata

E'  passato l'orgasmo da fuochi.
Dalla finestra vedo gli ultimi spasmi.
Finalmente, fra poco,  anche questo rito sarà compiuto e il cadavere della ultima e prima notte dell'anno consegnato al passato.
Lo stesso augurio  a B. e ai suoi sodali vecchi e nuovi.

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