Una delle cose più belle che mi sono successe nella vita è stato camminare a fianco dei miei figli.
Con loro ho improvvisato, non conoscevo il ruolo da interpretare.
Li ho sempre considerati individui autonomi, non appendici su cui accampare diritti.
Fra non molto percorreranno fieri strade che non immaginano.
Sono liberi.
Con loro ho improvvisato, non conoscevo il ruolo da interpretare.
Li ho sempre considerati individui autonomi, non appendici su cui accampare diritti.
Fra non molto percorreranno fieri strade che non immaginano.
Sono liberi.
Anch'io ritengo che una delle cose più belle che la vita mi ha riservato sia quella di aver camminato accanto a mio figlio.
RispondiEliminaPoi, però, le strade, di necessità, si dividono.
Non vuol dire che ci si perde di vista, ma il figlio percorre la sua strada, fa delle scelte che possono portarlo lontano.
Non importa. Che sia libero e felice.
Ma, non è facile accettare di non essere più punto di riferimento.
Lui ha una vita, una sua famiglia
Tu ci sei, ma devi piano piano ritirarti in seconda fila
E lui è libero davvero di percorrere strade inimmaginabili o lo ritieni tale solo se percorre le strade che tu hai immaginato per lui o avresti voluto immaginare per te?