Sarebbe splendido qualche volta disconnettere i pensieri e, semplicemente, trascorrere il tempo,
galleggiare nello spazio dormendo, rientrare nella normalità del vuoto.
Invece i pensieri non si disconnettono a comando, sono sempre lì in agguato.
Girano attorno alla zucca, saltellano qua e là come i gremlins, scoppiano con un boato e ti assestano la mazzata rivelatrice.
Nel mio caso, sono sovrastimolato da un eccesso di informazioni di diversa natura che mi arrivano attraverso i più diversi canali: rete, quotidiani, riviste, libri, radio.
Oggi sarebbe stata la giornata ideale per chiudere tutto e fare una beneamata fava.
Detti giovani erano ridicolmente vestiti "da giovani come li vede un adulto" cantavano ridicolmente canzoni per vecchi.
In entrambi i casi, c'era il pubblico in studio, che applaudiva a comando, (col capo claque inquadrato senza pudore, mentre mi pare che un tempo non accadeva mai) , partecipando con convinzione ed enrusiasmo alla messinscena. Guardavo quelle facce da vicino di casa e non mi capacitavo, mi chiedevo se ci sono o se ci fanno.
Ho spento incazzato e amareggiato.
E poi, subito dopo, mi si sono messi in moto i pensieri e ho pensato a quanta merda viene fatta mangiare ogni giorno a milioni di Italiani. Che non si stancano di mangiarla.
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