Territorio

Smrt fašizmu, sloboda narodu!







sabato 10 marzo 2012

Cielo

Lavorare la terra è come recitare un mantra.


Lo dico un po' alla cazzo perchè non ho mai recitato un mantra.
Però ricordo le vecchie della mia infanzia che recitavano i rosari durante le novene o le veglie.

La ripetizione ossessiva imprime ritmo al respiro.
La parola perde il significato e diventa un mezzo per tenere il tempo e produrre endorfine.
Tutto diventa automatico, il corpo si rilassa.

Però i pensieri non si fermano.
Solo volano più alti e quando sei stanco atterrano assieme a te.

3 commenti:

  1. soggetto che osserva l'oggetto. oggetto e soggetto unica cosa. mi manca un passaggio, come sempre :) ma sai... non ho mai recitato un rosario, e quando ero piccolo, in quei rari casi in cui mi capito' di assitere per pochi momenti, non capii una sola parola e mi venne sonno.

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  2. Pure io mi chiedevo come facessero a non annoiarsi stando per mezze ore a recitare giaculatorie. La spiegazione che mi son dato è che ad un ceto punto la ripetizione ossessiva porta ad una specie di trance con conseguente rilascio di endorfine e quindi un godimento. Ma magari è una gran cazzata e pure le anziane si rompevano i coglioni, solo che per un posto in paradiso si fa questo ed altro....

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  3. So per certo che si annoiavano.
    Li tenevano incollati lì il senso del dovere e poi, appunto, il miraggio di un posto in paradiso.
    Una mia amica mi ha raccontato che sua zia resisteva alla grande, perché dopo l'avvento della TV, riusciva a seguire i programmi che si riflettevano sul vetro della credenza verso cui lei, inginocchiata e devota, rivolgeva la faccia per non avere distrazioni mondane.

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