Territorio

Smrt fašizmu, sloboda narodu!







sabato 30 luglio 2011

muto

Stasera cambierei il giallo col nero, il suono con il silenzio, i pensieri con la carne, le parole con le pietre.

Annuso il deja vu, ma proprio appena appena, qualche traccia: molecole di feromoni inerti tra la polvere sul tappeto, di nuovo sospinte in aria da una folata di vento.

E, nonostante tutto, io sono l'animo cupo che è orgogliosamente solo, sono il suo "malgrado", sono il crepuscolo, l'imbrunire, la notte che spaventa, l'alba che non arriva mai.
Sono le parole che rotolano e travolgono e non lasciano scampo, quelle che poco fa ho permutato con sassi.

Sono i lavori in corso dentro la mia vita, buchi lasciati dal tempo.
Sono erba che cresce ai bordi dell'asfalto, sono i ricordi di Smirne, sono una antica città morta che rinasce di notte, sono l'alba che arriva, infine.

Sono l'umidità del mattino che bagna i piedi e rinfresca.

Sono il cambiamento: già pronto a cambiare àncora.

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