Territorio

Smrt fašizmu, sloboda narodu!







venerdì 4 gennaio 2013

Fuga in campagna (elettorale)

Di notte,
sotto la luna calante
attraversare il bosco,
risicando i muri a secco,
col cuore affaticato
e leggero da far male
e alla fine di un sentiero di pietre
lasciare uscire il fiato
dell'ultimo respiro grave
e scollinare.


 

7 commenti:

  1. Vedo il posto, vedo te e vedo soprattutto la luminosa discendente in calo . Cazzo che fatica quando ti manca il fiato e il freddo ti raschia la gola già in fiamme per iperventilazione. Stai bene dopo ma nel momento in cui cominci a piegarti e, mani alle ginocchia, o magari se sei solo, in appoggio alle pietre dei muri a secco, imprechi e vorresti non essere li.poi ritorni in te con l' impegno di calar massa corporea; ti vedo scollinare ma,l' eletto orale no, scusa ...esageri ora .io non ci sto in questa campagna.

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    1. la preposizione semplice "in" può essere letta anche come "durante"...

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  2. Mi hai ricordato un po' "l'urlo" di Munch. Chissà se anche quello era liberatorio.

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    1. beh non ero messo proprio così male... :P

      A me l'urlo ha sempre fatto pensare all'orrore

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  3. Il divenire?....scherzo . La luce lunare invernale per me qualunque sia l epilogo e' Van Gogh !!! Ma vedo che si scansa l'eletto....

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  4. A gia'... Dimenticavo il tuo super ego scorpionico..

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