Eh no cazzo, adesso avete rotto i coglioni.
A me di Sanremo e del suo festival delle ugole di merda 'mporta 'na sega. Però "giovinezza" propinato al telepubblicobove con la scusa della "storicità" e della goliardata è davvero troppo. Siamo a livleoo dei simboli leghisti nella scuola di adro.
Il mio amico G3RT "vaffanculo" D4L P0220 dice: "Morandi Gianni, se sei un uomo dimettiti. Rifiutati di essere il lacchè di questi revisionisti del cazzo! Un colpo di reni di dignità"
giovedì 4 novembre 2010
Quando è troppo è troppo
Pubblicato da
G3RT
alle
00:18
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Il Cda Rai ha detto no. Per questa volta possiamo essere daccordo
RispondiEliminaInvece no! Questi vigliacchi hanno messo sullo stesso piano "giovinezza" e "bella ciao".
RispondiEliminaSono due cose completamente differenti. Una è un a canzone fascista. Vale forse ricordare che l'apologia del fascismo e la ricostuituzione del partito fascista in Italia E' ILLEGALE e CONTRARIO ALLA COSTITUZIONE.
L'altra è l'inno della resistenza alla quale aderirono e nella quale si formarono i padri costituenti.
Una non si può e non si deve cantare, l'altra si deve.
Il non eseguire nè l'una nè l'altra, dopo aver creato la polemica, fa parte del piano revisionista in atto da ormai anni per cui tutti colpevoli, nessun colpevole, tutti responsabili, nessun responsabile.
Occhi aperti, questi ci fottono.
Ho capito, sono daccordo. Ma la Rai non ha dato il permesso di svolgere il questo modo il festival, adducendo solo al fatto che sarebbe lesivo per l'azienda (sich!)
RispondiEliminache palle.... siamo ancora tutti legati al passato e non riusciamo a scrollarcelo di dosso nemmeno dopo 60 anni. Per forza l'Italia non ha futuro: per due canzoncine inserite in un festival si fanno polemiche, il dirigente dice niente politica a Sanremo. Ma che politica e politica? Quella ormai è storia. Lo scandalo sarebbe stato l'una senza l'altra. La censura di entrambe invece è segno di quella continuità nella quale ci stiamo squagliando...
RispondiEliminacaro amico anonimo, in questo paese un certo La Russa è ministro delle forze armate (che ai tempi del suo mentore Benito si chiamava ministero della guerra).
RispondiEliminaIn questo paese, si stipulano accordi con le scuole che danno crediti a chi fa corsi di guerra.
In qusto paese, mi aspetto che venga ripristinato il sabato fascista, con tanto di salto nel cerchio di fuoco.
Permetere di cantare giovinezza non è una puttanata, soprattutto se lo si fa per una malintesa "par condicio" con bella ciao.
Se non te ne accorgi, vuol dire che ti sei fatto succhiare il cervello dal tubo catodico.
Non so quanti anni hai, ma forse è meglio che ti metta a studiare la storia.
Quando vengonoveicolati certi messaggi da una trasmissione che viene vista dalla parte meno critica e più indifesa della popolazione, si rivela dispiegata una volontà precisa: accumunare tutto e tutti in un calderone di fango.
Non è così, non deve essere così.
Riguardo all'ancoraggio col passato, forse dovremmo parlare di altro. Ad esempio di cosa pensi tu dello sviluppo e dei modelli di vita correnti e possibili e di cosa è la modernità e se ha ancora senso come parola o se ha senso il progresso come lo si è inteso nel secolo scorso. Avere memoria, non vuol dire essere vecchi. E' giovane chi pensa liberamente e intravede e disegna scenari futuri liberi da regimi e benpensantismo. E' vecchio chi non ha fantasia e si ferma alla superficie delle cose, senza afferare il significato dei simboli e dei gesti.
L'Italia è quella che è perchè ha un passato. E con quello non ha ancora fatto i conti.
Non si può liquidare tutto con la frase "due canzoncine inserite in un festival".
Pensaci, giovane vecchio anonimo
Memoria storica, siamo così concentrati sull' oggi che dimentichiamo.
RispondiEliminaDimentico quello che sono veramente, e da dove vengo.
Sono figlio della mia terra, terra di altri che non condividono le mie idee.
Rispetto e provo a capire, ma davanti a certe frasi non sopporto, evito lo scontro ma non ho l'autocontrollo totale.
Non sapevo esattamente cosa fosse giovinezza, e la mia ignoranza spesso mi imbarazza.
Scelgo sempre più consapevolmente la mia strada, quella si è solo mia.
FLusso di coscienza questo post, le parole escono in tastiera senza controllo, quello che voglio dire non è chiaro, ma ho ben chiaro cosa voglio fare: voglio ricordare, non voglio dimenticare, non è lo stesso, non va bene, non è vero che il passato è passato.
Il passato è mio, come anche vostro, non sarei nessuno senza il passato.
PS: revisionisti maledetti, vendete il vostro fumo ad altri, io, nessuno, mi autoescludo.