Mi meraviglio sempre di come da fatti apparentementie insignificanti nascano valanghe di ricordi e di conseguenze.
Un veicolo passa in lontananza in mezzo al silenzio, il rumore mi raggiunge assieme a colpi di martello sotto la finestra aperta e mi riporta a giornate di mille anni fa: rumori che arrivavano dalle poche macchine che passavano sulle strade. Allora l'automobile era privilegio di pochi, meta inarrivabile degli albertisordi italiani. I vecchi portavano orecchini di oro rosso, come i "don" spagnoli raccontati nei promessi sposi, le vecchie pisciavano in piedi sotto i sottanoni e camminavano curve sotto il peso del "gerlo" pieno di legna, di castagne o di erba, a seconda della stagione.
Oggi i vecchi con gli orecchini non ci sono più: tutti portano gli orecchini e io ho tolto i miei. Le vecchie non portano più gerle e le auto dormono insieme a noi nelle nostre camere da letto. Le portiamo a lavare il sabato e le accarezziamo sulla carrozzeria e poi guardiamo il nuovo modello perchè il nostro è già vecchio e gli spot ci hanno convinto che non siamo felici senza il SUV come non è felice quel vecchio malvissuto che organizza feste con modelli di donna sempre più nuovi.Quanta dignità persa in 40 anni di vita.
anche meno di 40 anni, le vecchie col gerlo me le ricordo anch'io che ne ho 31. A volte torno in quei posti della mia infanzia e se alcune cose restano genuine e immutate le nuove generazioni stanno devastando tutto. con la loro ignoranza, l'arroganza e lo scarso senso dei valori. Ma andiamo avanti sperando di non essere uno su un milione...
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