Territorio

Smrt fašizmu, sloboda narodu!







sabato 18 settembre 2010

something G3RT thinks about the Pope (in inglese, non si sa mai)

Il terreno è scivoloso.
Questa non terra virtuale è fisicamente locata in un non stato chiamato padania di merda.
Si chiama davvero così, almeno questo è quello che dice G3RT e che tutti dovrebbero ricordare.
Per cui, vi invito (io a nome di G3RT) a utilizzare questa parola finale ogni volta che pronuncerete le espressioni padania, padana, padano. Fa eccezione il grana padano (che ho smesso di comperare per non dare adito ad errate interpretazioni) che è pronunciabile senza il "di merda " finale (anche per non portarsi a casa cose strane da grattuggiare sulla pasta).
Non che ai padani di merda interessi qualcosa del Papa, per UmbeROOOT & EnzoIlTrota, il Papa va bene se dice qualcosa che possono utilizzare per le loro cazzate, altrimenti non conta niente, come non contano niente tutti gli altri, se non gli fanno comodo.
Ma se qualcuno (ad esempio G3RT) si azzarda a parlar male del Papa , ecco che si ergono a difensori della fede, delle radici cristiane,  dei crocefissi nelle scuole (falsi e ipocriti, in realtà gli interessa il sole delle alpi, altro che il crocefisso).

Andiamo oltre.
Questa non terra virtuale è, fisicamente, anche situata nel profondo ex veneto-bianco dove non ci sono solo padani (di merda, ormai tocca dirlo), ma, seppure in numero sempre minore, anche brave persone.
Significa forse che i padani di merda non sono brave persone? Non lo so, forse pensano di esserlo, ma vorrei sentire del dissenso sulle sparate dei beceri capinbastone, parentopolati. Invece stanno tutti zitti, allineati e coperti.

Uff...non riesco a venire al punto, mi perdo nei rami laterali del ragionamento.
Va bene, insomma ecco anche i non padani di merda, ad esempio mia zia, se parlo del Papa si scandalizzano. Eppure a me non sembra di dire bestialità...anzi, cerco di costruire un ragionamento logico.

Allora, il Papa è andato a Londra a farsi un giro a Oxford Street, e una volta giuntovi, ha condannato i preti pedofili (ah però!) e ha incontrato cinque ex vittime di costoro.
A part eche  la parola ex  è sbagliata, perchè una vittima è vittima per sempre. si può riprendere,  può continuare la sua vita,  ma certe esperienze ti segnano per sempre in negativo. Si sopravvive con le ferite aperte che anche dopo tanti anni si riaprono.

Ad ogni modo, mi sembra evidente che non ci si possa meravigliare se esitono preti pedofili.

Prendete un gruppo di bambini, metteteli dai 10 anni per 5-6-7 anni, in ambienti chiusi (seminari o collegi) per "formarli nella fede" ed ingaggiarli, in futuro, come "ministri del culto".
A un certo punto questi bambini sentiranno l'impulso, normale, vitale e prepotente della sessualità che esplode e,  trovandosi a vivere in un ambiente chiuso, avranno le loro esperienze o in solitudine o con altri, anch'essi chiusi nello stesso ambiente. Insomma avranno la loro iniziazione alla vita sessuale con altri ragazzi, probabilmente un po' più grandi e, in alcuni casi, con gli adulti a cui sono affidati.
Non tutti ovviamente, ma comunque una percentuale molto superiore ai loro coetanei che vivono in famiglia e che hanno contatti quotidiani con persone dell'altro sesso.

Quando saranno adulti, avranno meno difficoltà a rompere il tabù della pedofilia, essendo essi stessi stati vittime e attori di un dramma.Tutto questo è ben noto alle gerarchie. A partire dagli operatori, ai direttori degli istituti in su, i rischi sono conosciuti.

Il problema vero è che, quando qualcuno si ribella e denuncia, anzichè trovare solidarietà, trova omertà e ostilità. In un altro post, magari, tornerò sull'argomento parlando di una storia capitata ad una persona a me molto vicina e che oggi purtroppo ci ha lasciati e che nel momento in cui ha denunciato di essere vittima, ha subito l'ostracismo di chi avrebbe dovuto difenderlo, è stato allontanato e tutto è stato messo discretamente a tacere.

L'unica soluzione è chiudere le galere chiamate seminari e i collegi chiusi, permettere anche ai preti di avere delle relazioni normali, di sposarsi e avere famiglia. Le scuse e la commozione in ritardo solo solo ipocrisia.

5 commenti:

  1. caro Gert (se sei tu che scrivi:-)) sfondi una porta aperta in molti di noi che pensiamo che chi si dedica ad un'attività spirituale non sia fatto solo si spirito e come tutti noi debba avere la libertà, se lo vuole, di costruirsi una vita affettiva propria. Non c'è scritto nemmeno da nessuna parte nella Bibbia (testo basilare per la Chiesa Cattolica, o almeno così dovrebbe essere...) che un prete debba rimanere celibe, sono travisazioni di passi scritti con tutt'altro scopo. E non è nemmeno l'unica. Ma si sa che il loro potere ha imperato e impera da più o meno da 1700 anni.

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  2. e nei 300 precedenti?
    si sono preparati?

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  3. Ci sarebbe da aprire un fascicolo anche per i collegi vicentini. Ho sentito storie di un prete che si faceva spalmare la crema per il mal di schiena dai ragazzi (dottori, infermieri non ce n'erano?) oppure di un altro che controllava la crescita dei ragazzi facendosi mostrare la peluria del pube. Quei ragazzi oggi hanno intorno ai 55 anni. Gli istituti erano di Vicenza o primi dintorni. Come definire quegli atti? La persona che me ne raccontava, uscita da uno di quei collegi, ne parlava come sue fosse una prassi allora. Io però avvertivo una sensazione di disagio nelle sue parole. Quanto era il non detto?

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  4. 300 !!! di pre cedenti, con o senza fedina….. ???
    Vediamo un po’…..facevano i tirocinanti marionetta-i prima di essere collaudati custodi delle caverne???

    http://www.finni.it/isanatan/quadri/pages/il%20mito%20della%20caverna%20(Platone).html

    http://www.youtube.com/watch?v=FonPfo-PWA0

    http://www.youtube.com/watch?v=JS11n3-vsm8

    L’extr@comunitaria……anni e anni dopo aver chiuso la porta col - locamento.

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  5. Qui ci vuole una soluzione definitiva che vada alla radice (istituzioni e gerarchie religiose).
    Per curare il cattolicesimo non bastano interventi sui sintomi, perchè questi vanno e vengono, scompaiono e ricompaiono.
    Meglio una presa di posizione, una rivoluzione, un urlo contro tutto il sistema.

    Perchè tutti siamo vittime del moralismo dei benpensanti, pur io.

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