Ultime battute.
I compagni di battaglia hanno abbandonato il terreno.
Refoli di nebbia persi nelle circonvoluzioni encefaliche.
Ricordo che eravamo tanti (mi sembra di ricordare).
Dalle mani, dai piedi, dalla bocca, scarico il sovraccumulo di tensione.
Lo stomaco si stringe, crampi, sudore, freddo, brividi.
Uno stivale mi preme sul collo, la faccia schiacciata per terra, mi manca il respiro.
Paura non ne ho mai avuta (nemmeno adesso).
Domani scaglieremo le ultime frecce e poi le giacche verdi del Generale Disastro potranno fare razzia.
Più avanti, in un mondo peggiore, qualcuno sputerà su di loro e sul loro ricordo.
Ma oggi, ultimi dei Moichani, noi saremo niente e non rinasceremo.
martedì 19 ottobre 2010
Sgoccioli
Pubblicato da
sanciopanza
alle
22:57
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resisti, non sei solo
RispondiEliminahttp://www.youtube.com/watch?v=URNJbdGmrmk
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