I poliziotti che massacrano i ragazzi in piazza, non sono cattivi.
La sera, ognuno di loro, torna dalla propria famiglia.
Ognuno di loro abbraccia i figli.
Accarezza la moglie.
Abbraccia la compagna.
Stringe la mano al compagno.
Si siede a tavola.
Dà una pedata al cane.
Nemmeno il primo ministro è cattivo.
Non lo sono il capo della fiat o il ministro del lavoro .
O i managers del terzo millennio.
Tutti in buona fede.
Ad uno ad uno umani.
Come i guardiani
dei campi nazisti.
La sera, ognuno di loro, torna dalla propria famiglia.
Ognuno di loro abbraccia i figli.
Accarezza la moglie.
Abbraccia la compagna.
Stringe la mano al compagno.
Si siede a tavola.
Dà una pedata al cane.
Nemmeno il primo ministro è cattivo.
Non lo sono il capo della fiat o il ministro del lavoro .
O i managers del terzo millennio.
Tutti in buona fede.
Ad uno ad uno umani.
Come i guardiani
dei campi nazisti.
Tutti hanno una scusa pronta che giustifichi le proprie azioni. E soprattutto, di norma, si trova sempre un capro espiatorio a cui dare colpe. Viviamo nella cultura della de-responsabilizzazione.
RispondiEliminaE poi si sa che i poliziotti non sono mai in torto. Lo dice anche il ministro, no?
Canis canem non est.
(Ci fu) e c'è anche chi si ritira sull'Aventino, si bea nelle cose che lo compiacciono, che nutrono l'anima e lo fanno sentire bene.
RispondiEliminaE' vero l'arte e la cultura tengono sveglia la mente,sviluppano il senso critico, ma se non ci compromettiamo personalmente, se non prendiamo parte, non basta.
Anche i nazisti si commuovevano sentendo Wagner, leggendo Goethe o ammirando le splendide opere d'arte che si accingevano a portare in Germania.