Territorio

Smrt fašizmu, sloboda narodu!







venerdì 7 dicembre 2012

L'ultimo viaggio

Ho guardato altrove, fingendo di non vedere
la tua mano tremare,
il bicchiere di birra che non riuscivi a portare alla bocca.

Quel giorno la mia macchina non partiva.

Ho telefonato ansioso a un amico
che mi ha prestato la sua auto
perché ti avevo promesso che sarei venuto a prenderti
perché sapevo che sarebbe stato l'ultimo viaggio
che avremmo fatto insieme.

Lungo i tornanti abbiamo guardato la pianura
e parlato del più e del meno, come sempre,
come se fosse tutto a posto.

Ho ingoiato lacrime,
forzato sorrisi
per far finta che tutto sarebbe tornato come prima.

Ma quel braccio che non riusciva a sollevare una singola birra...
Tu che fin da bambino eri sempre stato quello forte....
Cazzo! eri un toro eri..

Ti sei aiutato con l'altra mano,
hai bevuto come ti piaceva,
come è sempre piaciuto a tutti e due,
fin da quando aprivamo la spina
della botte del nonno,
e tappavamo l'imbuto col dito
e ci dividevamo il vino.

E intanto  io guardavo il barista:
se avesse parlato,
gli avrei tirato un pugno in faccia.

- Io non sto male
Mi hai detto.
Altre lacrime ricacciate in gola.

Pochi giorni dopo,
una notte,
mentre ti guardavo
gli occhi chiusi,
la testa rilasciata,
il cuore pesante,
ti si è fermato il respiro.

E io non ho ancora pianto abbastanza.
 

12 commenti:

  1. C'è qualcosa nelle tue parole che me le rende familiari. Leggo di momenti di vita che non ho vissuto io, di persone che non conosco, di sofferenze o gioie non mie, eppure ogni volta mi sembra che mi riguardi, che riguardi qualcuno della mia famiglia. Le sento nel profondo, come se a pronunciarle fosse un fratello.

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    1. siamo tutti figli, fratelli, padri e madri e abbiamo la meravigliosa capacità di riconoscerci. :)

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  2. Avete un senso ma solo perché non siete veramente soli, materialmente e intimamente soli....no! Per quanta sofferenza o profondità trovi nelle vostre "liriche" voi siete e avete ,sarete e avrete...vivi siete insieme.

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    1. Spero che nessuno si offenda se intervengo. Volevo solo dire che la solitudine non è una condizione irreversibile. O quantomeno te lo auguro, caro anonimo (e in fondo lo sto dicendo anche a me, perchè il timore di ritrovarmi sola purtroppo, ora come ora, ce l'ho).

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    2. @anonimo. Ogni post è una porta aperta. Guarda come è entrata RW :)

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    3. Già daje'...giorno passato noia smorzata....ma non illudetevi ...la terra riposa, non dorme....

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  3. Senza indugio, guardando il buio dell'abisso. Mi piace che c'era l'amico che ti prestava la macchina. La Regata celeste..

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  4. era un compagno, di quelli veri, senza troppe parole e solo (per casualità o scelta non so dire).
    Ragionava come di altri tempi.
    Sapeva anche chiedere , in estrema necessità però, e non con noi che in altri tempi eravamo nati; più giovani, più ingenui e ignoranti, sosteneva lui.
    Quel raspare le coscienze incendiava discussioni che passerebbero ora per funesti sprechi di energia : era con-vivere gli altri, intelligere, amare sopra gli standard definiti.....è vero che tutto passa , ma qualcuno, nel farlo, lascia segni profondi ...


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  5. Io...non avevo letto...credevo di aver perso la capacità di commuovermi, di farmi vivere dall'emozione della fragilità umana, tutta presa, ultimamente, ad arrabbiarmi, a lottare, a fare la rivoluzionaria...Poi, questo post mi riporta a un vissuto forse diverso, ma a immagini comunque pregne di sentimento e di dolore. Rivedo mia nonna sul letto di morte, io che la guardo, immobile, ormai legata a un soffio di vita e la rivorrei forte e felice come nel tempo in cui mi accudiva..Siamo tutti fratelli, nipoti, padri, madri e forse tuttiun po egoisti di fronte alla morte che ci porta via pezzi di vita..

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    1. Ognuno piange i propri ricordi. A volte mi chiedo se queste persone siano mai esistite e nemmeno il fatto che altri le ricordino me lo conferma...

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  6. Siamo come siamo anche grazie a quegli incontri: a me basta.

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