Ci son cinque operai a Marghera, in cima a una gru.
Ci sono, o son stati, ricercatori sui tetti.
Ci sono altri operai nell'isola al largo.
Migranti di Brescia, anche loro, là in alto.
Cittadini sommersi dalla propria, e degli altri, immondizia.
Altri, sommersi dall'acqua.
Studenti privati del diritto a una vita nel proprio paese.
Famiglie schiacciate, tra un palazzo di amianto ed il TAV, e un ponte stradale che attraversa il nulla, e toglie terreno alla terra e caga cemento e liquami e porta in un posto chiamato c'èuncazzo.
Comunità disperse in C.A.S.E. passerella per potenti di passaggio.
Uomini adulti, e donne, che vendono ad ore una laurea: "buongiorno, mi dica, come posso aiutarla?"
Non puoi aiutarmi porca puttana, non puoi!
E io come posso aiutarti?
Questi figli e fratelli e figlie e sorelle e mogli e mariti e nipoti di qualcuno di certo (ma certo non di Mubarak) sono prima di tutto cittadini italiani.
E mentre qualcuno fa il Bunga Bunga e si sbatte le palle del resto, politci, ministri e governo vomitano parole di guerra contro di noi.
I figli, teneteli a casa...ma...stiamo scherzando?
Chi fa la guerra? Chi soffia sul fuoco? Che minacce son queste?
Arresti preventivi...e dove si è visto? Nel Cile di Pinochet, in Italia quando Benito mandava "in vacanza" al confino gli oppositori, in Iran, ma forse lì non arrivano a tanto.
Più DASPO per tutti, mi sembrano matti in questa repubblica delle banane (nel culo).
Se non siete vigliacchi, venite de visu a parlare con noi.
Venite senza scorta se avete i coglioni e poi forse, ma forse, potrete andare in tv a dire vigliacco a qualcuno.
lunedì 20 dicembre 2010
chi fa la guerra
Pubblicato da
G3RT
alle
23:53
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